Interrogazione parlamentare di M.Ghizzoni (Pd) sul voto in religione cattolica in pagella

ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15318
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 604 del 14/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: GHIZZONI MANUELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/03/2


Destinatari
Ministero destinatario:
• MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Interrogazione a risposta scritta 4-15318
presentata da
MANUELA GHIZZONI
mercoledì 14 marzo 2012, seduta n.604

GHIZZONI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:




il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751, che reca esecuzione dell'intesa tra l'autorità scolastica italiana e la Conferenza, episcopale italiana l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, così come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 23 giugno 1990, n. 202, stabilisce al punto 2.7 che:

«Gli insegnanti incaricati di religione cattolica fanno parte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri insegnanti ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, fermo quanto previsto dalla normativa statale in ordine al profitto e alla valutazione per tale insegnamento. Nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa statale richieda una deliberazione da adottarsi a maggioranza, il voto espresso dall'insegnante di religione cattolica, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale»;

per quanto riguarda la normativa statale il decreto legislativo n. 297 del 1994, all'articolo 309, stabilisce che: «Per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo di voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia, per gli alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno segue l'insegnamento e il profitto che ne ritrae»;

a quanto consta all'interrogante nel presente anno scolastico in alcune scuole statali e paritarie non viene rispettata la suddetta normativa -:

se intenda segnalare agli uffici scolastici regionali l'opportunità di richiamare le scuole, che non li adempiano al rispetto degli accordi concordatari e delle leggi dello Stato. (4-15318)

Fonte notizia