Giustificazione
non richiesta sotto intende una colpa manifesta. Tra i 194 idonei a
sostenere la prova orale del concorso per dirigenti scolastici in Calabria, su
451 concorrenti selezionati a sostenere le prove scritte, ce ne sono alcuni
che, senza che gli sia stato contestato nulla, giustificano il loro passaggio
alla fase orale cercando di convincerci, ma quello che è più preoccupante,
convincendosene, che il sacrificio di
notti insonni passate a studiare alacremente, è stato ripagato con la meritata
ammissione alla fase orale di questo concorso di stampo meritocratico.
E’ cosa nota a tutti che, in
Italia ed in particolar modo in Calabria, la meritocrazia e la competenza
specifica sono i requisiti primi per
selezionare la classe dirigente. Ma perché mai una persona capace, meritevole e
di cultura, dovrebbe giustificarsi per aver superato una fase concorsuale? La cosa mi
crea sospetto e mi induce a pensare male. Conoscendo il popolo calabrese, i
retaggi culturali di cui è prigioniero, la sub cultura, che fa della mia terra
un luogo di disperazione per le generazioni future, mi viene in mente un
vecchio adagio medioevale: EXCUSATIO NON
PETITA ACCUSATIO MANIFESTA. Scorrendo la lista dei 194 nominativi di coloro
che hanno superato le prove scritte del
“meritocratico” concorso per
dirigenti scolastici in terra calabra, trovo la presenza di diverse persone che
saranno costrette a giustificare la loro ammissione alla fase orale, pronunciando
la classica frase : ”è stata dura, mi è
costato sacrifici enormi, ma alla fine ha trionfato il merito”. Purtroppo,
questa giustificazione non richiesta, non sarà un inno alla meritocrazia, ma
per tutte le persone intelligenti, sarà ancora una volta, l’atto di accusa manifesto di qualcosa che non ha funzionato.
Che qualcosa non abbia funzionato sta anche scritto nei numeri, che non mentono
mai. Il 42,8% degli ammessi alla fase
orale è una percentuale che desta qualche perplessità, anche perché in
controtendenza con alcune regioni italiane dove le percentuali oscillano dal
16% al 30% e con i dati OCSE-PISA. Il differenziale di circa il 15% o 25% , con
il Molise o il Friuli Venezia Giulia o l’Umbria, è dovuto al fatto che i
Calabresi sono più meritevoli oppure da questioni di carattere ambientale?
Penso che come al solito, con la compiacenza di un apparato di stampo affaristico-massonico-mafioso,
tra i meritevoli che pur ci sono, diventeranno dirigenti scolastici delle
scuole calabresi, persone dal profilo culturale scadente, dalle capacità amministrative
ridotte e dall’etica inesistente. Sbaglierò ma, conoscendo il profilo antropologico di un
popolo abituato a chiedere la “raccomandazione” per ottenere qualunque cosa,
abituato a rivolgersi con umiltà e devozione ai potenti di turno per
raggiungere uno scopo, il differenziale del 20% tra Calabria ed altre regioni,
può essere coniato con il termine: “SPREAD
DELLE RACCOMANDAZIONI”. In tempi non sospetti avevo previsto tutto quello
che sarebbe avvenuto, ed avevo denunciato la mia indignazione riguardo l’organizzazione
di questo e del precedente concorso per dirigenti scolastici. Questo sistema di
reclutamento giova al sistema delle CASTE e delle LOBBY a discapito di quel magnifico
bene collettivo che è la pubblica istruzione, con buona pace di Monti, la
Fornero e il loro attacco ai diritti sacrosanti dei lavoratori onesti.
Lucio Ficara