Concorso DS: si addensano nuove nubi minacciose



Il ricorso per la non ammissione di migliaia di docenti alle prove scritte del concorso per Dirigenti Scolastici, causato da una prova preselettiva non all'altezza della situazione, sta per entrare nella fase di merito. Contestualmente si stanno definendo altri mal di pancia da parte dei bocciati alle prove scritte, in altre parole si stanno addensando nubi minacciose, pronte a scaricare numerose piogge di nuovi ricorsi.




 Dalle pagine di questo blog si era già detto di una possibile sovrapposizione degli effetti dei ricorsi ante e post prove scritte, oggi potremmo essere alla resa dei conti, anche se tutto ciò non vuol dire che il concorso rischi l'annullamento. Vediamo più da vicino le nuove rivendicazioni dei bocciati alle prove scritte, queste  sono quasi tutte basate sulla mancata comunicazione dei criteri di valutazione. 
Infatti, nei pubblici concorsi, la mancata predeterminazione di criteri oggettivi di valutazione delle prove, che in base all’art. 12 del D.P.R. 487/1994 assolvono ad una precisa funzione di trasparenza ed imparzialità dell’azione amministrativa, rende illegittima la procedura concorsuale.
Quanto sopra esposto si collega alla  conclusione del TAR Piemonte, sez. II nella sentenza 10 marzo 2007, n. 1180.
Intanto, arrivano in redazione diverse segnalazioni sul concorso DS svolto in Calabria, che denunciano avvenimenti talmente gravi da augurarsi l'intervento delle competenti sedi giudiziarie, che presto, molto probabilmente, saranno coinvolte dalle circostanziate ricerche documentali svolte da gruppi di insegnanti sempre più  indignati dalle procedure di questo concorso fantasma.

Aldo Domenico Ficara