In
coincidenza con le dimissioni dell’On. Valentina Aprea da deputato della Camera, che ha optato per l’incarico
di assessore alla pubblica istruzione
della Regione Lombardia, arriva l’approvazione dell’art.8 della legge “Cresci
Lombardia”. Si tratta della legge che avrebbe l’intenzione di rafforzare l’autonomia
scolastica, consentendo alle scuole di reclutare i docenti, inseriti in un albo
regionale, senza necessariamente seguire una graduatoria.
La ratio della riforma del
reclutamento docenti in Lombardia, afferma l’On. Aprea, sta nel fatto di
consentire ai dirigenti scolastici delle scuole lombarde , nel rispetto di una
vera ed assoluta autonomia, di scegliere “consapevolmente”
e “responsabilmente”, i docenti più competenti, garantendo , per il
bene della scuola e della sua didattica, continuità e qualità di insegnamento.
L’ On. Aprea ritiene l’attuale procedura di assegnazione delle supplenze annuali un meccanismo burocratico che limita l’autonomia
di una scuola a scegliersi il personale docente. Personalmente non ripudio in
assoluto la ratio, che ha spinto l’assessore lombardo alla pubblica istruzione
ad approvare l’art.8 di questa legge, ma ho, al riguardo, dei timori
giustificati. Il problema non sta nella norma in sé ma nella persona che la
deve applicare. Se questa norma venisse applicata da persone veramente responsabili, adamantine
, che fanno della trasparenza e del rispetto delle regole un dettato di vita,
allora la scelta di un docente rispetto ad un altro avrebbe sicuramente una sua
logica, che va nella direzione dell’interesse pubblico e non nell’interesse
privato. Ma in un’Italia dove la corruzione è dilagante e dove per soldi la
gente si vende anche la dignità, non è pensabile parlare di responsabilità e
consapevolezza, ma al contrario si dovrebbe parlare di regole ferree e
trasparenza. Quale responsabilità ha dimostrato la classe dirigente lombarda
nel gestire la cosa pubblica? L’On. Aprea è consapevole dei personaggi
reclutati dal suo partito (PDL) inseriti nella lista bloccata nelle ultime
elezioni regionali della Lombardia? Ma di quale responsabilità e consapevolezza
parla l’On. Aprea? Vorremmo evitare di
fare diventare le scuole un luogo dove si reclutano persone con le stesse
modalità con cui la politica lombarda ha reclutato consapevolmente ma
irresponsabilmente, un consiglio regionale pieno di inquisiti. Avevo già espresso i miei dubbi sull’art.8
della legge “Cresci Lombardia” ,in un articolo, in cui parlavo del doppio
vulnus proposto dal consiglio degli inquisiti. Alla luce dello scandalo che sta
colpendo la lega nord, confermo ancora di più tutti i miei timori e ritengo che
l’art.8 in questione, oltre ad essere anti-Costituzionale, è soprattutto “consapevolmente” da irresponsabili.
Lucio
Ficara