Il centrosinistra è morto

di Giorgio Cremaschi - 13 giugno 2012


In fondo dobbiamo ringraziare Monti per aver convocato un vertice di sostegno al governo con ABC. Sarà così ancora più chiaro, anche a coloro che nella sinistra, nei sindacati e nei movimenti non riescono o non vogliono capire, che la maggioranza che governa è quella di Monti, Bersani, Berlusconi e Casini, protetti ed ispirati da Giorgio Napolitano.



E sarà altrettanto chiaro che, se si vuole davvero cambiare a favore dei diritti sociali e civili, del lavoro e dei beni comuni, bisogna costruire una alternativa contro questa maggioranza.
Il fatto invece che in Italia si parli di liste civiche annesse al centrosinistra – quale? – e di immettere i contenuti del lavoro sempre nello stesso ipotetico schieramento – dove? – aggrava solo le nostre difficoltà.
Il governo Monti è già fallito per la semplice ragione che la crisi dell’Europa è più grande e vasta della pur terribile dimensione dei tagli sociali e delle ingiustizie che il governo ha prodotto. Dopo il disastro delle pensioni e degli esodati, dopo la controriforma del lavoro e la valanga di tasse sui poveri, Monti parla ancora di accelerare le riforme. E’ semplicemente il delirio di chi appartiene ad una elite tecnocratica ed economica travolta culturalmente e politicamente dalla crisi. Non sanno cosa fare, ma lo fanno con pervicacia e arroganza.
Purtroppo l’ Italia non è la Grecia. Infatti in quel paese di fronte alla stessa devastazione prodotta dalla stessa politica, gli anticorpi della democrazia hanno reagito. Il movimento sindacale ha organizzato tanti e vasti scioperi generali e alla fine si è costituita una alternativa a sinistra del governo della banca europea. Non sappiamo se Siryza vincerà le elezioni, ma siamo certi che la politica greca e quella europea non potranno più agire lì sulla base dei diktat di Merkel e della Bce. In Italia invece stiamo subendo tutto. E questo perché la maggioranza di governo, di cui sono parte integrante la Repubblica ed il Corriere della Sera, tiene a freno i grandi sindacati e non ha nessuna alternativa forte e dichiarata alla sua sinistra. Per questo da noi cresce a valanga il movimento Cinque Stelle.
Per questo bisogna uscire dalla stanca riproposizione dell’ accordo tra movimenti e centrosinistra. Il centrosinistra è morto nei vertici abc e chi lo vuol ricostituire vive nel passato e danneggia il presente. Oggi ci si mobilita a Roma contro la controriforma del lavoro. E’ l’ avvio, il 22 ci sarà lo sciopero dei sindacati di base e di tanti altri che non accettano la passività di Cgil Cisl Uil. Poi si dovrà  andare avanti, costruendo una vasta alleanza sociale e politica che lotti per far cadere questo governo e per costruire una via d’uscita dalla crisi opposta a quella fallimentare della Bce e dell’ Europa della signora
Merkel. E questo si fa senza e contro il Pd.

Giorgio Cremaschi
(13 giugno 2012)

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