Oltre il comune senso del pudore



L'ex comandante della Costa Concordia naufragata al Giglio lo scorso 13 gennaio, ha rilasciato un’intervista in esclusiva andata in onda su Canale 5. Nella rete web, in particolare su Facebook e Twitter, si sono susseguiti  una serie di commenti indignati per la cifra  rilasciata per l'esclusiva.


La visibilità ottenuta da un’azione che ha provocato la morte di decine di innocenti è di per sé poco etica, lo è poco etica per chi ne usufruisca,  ma soprattutto per chi la mercanteggia e la ricompensa. Superare i limiti del comune senso del pudore danneggia   l’immagine interiore di tutti, ci abitua  al peggio,  ci fa riflettere sulla nostra paura della competizione e quindi del merito, già quel merito che non trova alcun riscontro in certe interviste, programmate solo nel nome degli ascolti,  a cui molti di noi, da telespettatori,  non avrebbero mai voluto assistere. Da questo punto di vista la scuola ha molto da dire e  da fare,  per  formare quella coscienza critica, ovvero quella la capacità di analisi e di attenzione verso le cose e le persone,  necessaria ad imporre uno stop ragionato a questa deriva deontologica.


Aldo Domenico Ficara