ROMA, IN PENSIONE LO STORICO PRESIDE RUSCONI

di Alessandra Migliozzi - 31 luglio 2012
 
 
 
(DIRE) Roma, 31 lug. - Ventisette anni da preside e tredici da insegnante. Lascia (va in pensione) lo storico dirigente scolastico Mario Rusconi, da 8 anni punto di riferimento dei ragazzi del liceo Newton di Roma e dei loro insegnanti. Un addio alla scuola amaro quello del famoso preside capitolino: aveva fatto richiesta per rimanere altri due anni al lavoro ma, al contrario di quanto e' accaduto in passato con altri suoi colleghi, l'amministrazione pubblica ha detto "no". In tempi di spending review bisogna liberare posti. E cosi' il presidente dei presidi romani (e' a capo della sede capitolina dell'Anp, Associazione nazionale presidi) deve andare a casa a 65 anni.
 
 
 
Nonostante il ministro Fornero abbia allungato i tempi per il pensionamento.
"Ho fatto ricorso al giudice del lavoro - racconta - ma gia' un altro collega ha avuto esito negativo". In attesa della sentenza Rusconi ha detto "addio" ai suoi ragazzi. Ha dovuto farlo senza avere il tempo di "chiudere", come avrebbe voluto, il suo ciclo di lavoro nella scuola. E anche la festa di fine carriera e' stata organizzata di corsa. Fra le lacrime di ragazzi e insegnanti. "Sarei voluto rimanere fino a 67 anni per continuare e concludere il mio percorso. Ma l'amministrazione ha deciso cosi'. Eppure - racconta il preside all'agenzia Dire - in passato ad altri e' stato concesso di rimanere fino a 70 anni".
È accaduto, ad esempio, al suo collega Achille Acciavatti, dirigente storico del liceo Tasso che nel 2005 fu mandato in pensione, fece ricorso e riusci' a rimanere nella sua scuola fino a 70 anni. Ironia della sorte, al posto di Acciavatti era stato nominato, nel frattempo, proprio Rusconi, che dopo soli tre mesi al Tasso fu costretto a tornarsene al Newton. Incassando pero' prima la simpatia degli studenti di via Sicilia, che occuparono l'istituto quando si seppe che sarebbe tornato il vecchio preside. Al Newton Rusconi ha passato 8 anni. Prima ancora aveva trascorso 14 anni nella scuola media Majorana. La prima nomina da preside dopo il concorso nazionale nella scuola media di Guarcino, 27 anni fa. Nel frattempo Rusconi ha maturato 40 anni di contributi. Abbastanza per andare a casa, secondo l'amministrazione e secondo una circolare del ministro Filippo Patroni Griffi. "Continuero' a lavorare con l'Anp e a collaborare con il mondo scolastico- assicura Rusconi- lascio una scuola che rispetto ai miei inizi e' piu' moderna, piu' europea, piu' vivace. Unico neo, negli ultimi 10 anni gli spazi dell'autonomia si sono ridotti: il sistema scuola e' tornato ad essere fortemente burocratizzato e centralistico. In questo senso sono stati fatti solo passi indietro".
Rusconi ha segnato il panorama scolastico capitolino con le sue battaglie anti-occupazione. Una sfida vinta al Newton, dove ai ragazzi vengono accordate giornate aperte in cui discutere di attualita'. Innovativo, brillante e sempre disposto all'ascolto dei suoi ragazzi, Rusconi pero' non ha mai nascosto di saper usare il pugno duro quando gli studenti uscivano dai confini delle regole. Storica fu la sua circolare 'anti-baci' del 2009 per scongiurare il rischio di contagio quando si diffuse l'influenza A. Come anche il documento anti-occupazioni fatto girare senza sosta fra i suoi colleghi e fra i genitori per poter mettere un freno "alla tipica epidemia autunnale".
Componente di numerose commissioni ministeriali che hanno elaborato progetti e proposte per l'autonomia delle scuole, ha collaborato con la Luiss di Roma, con la Ca' Foscari di Venezia e con l'Universita' dell'Aquila. A Roma Rusconi era una istituzione. Che non lascia del tutto ma la cui mancanza si fara' sentire. Anche per quella sua capacita' di relazione con i mass media che ha consentito, in questi anni, di poter raccontare un mondo solitamente chiuso come quello scolastico.

(Ami/ Dire)
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