Riflessioni su una docimologia offesa

Preselettive: esperti, ma in errori


di Aldo Domenico Ficara - Lun, 20/08/2012 - 00:01


Nelle prove preselettive del concorso per Dirigenti scolastici sono quasi mille le domande docimologicamente errate su 5750 test a risposta multipla pubblicati, nelle prove preselettive di alcune classi di concorso nei TFA (vedi elettrotecnica ed applicazioni) sono 25 le domande ritenute dallo stesso MIUR come errate su 60 proposte. I numeri e le percentuali degli errori sono impietosi, ed evidenziano gravi storture organizzative, forse figlie di una sciagurata politica del consenso e non di una  politica fondata sul  merito professionale. Comincia a sollevarsi un rumore di fondo, che chiede con toni sempre più accesi, i nominativi dei componenti della commissione nominata con il Decreto Direttoriale n. 52 del 5 agosto 2011. La curiosità è più che giustificabile, perché è difficile, praticamente impossibile, anche per dilettanti allo sbaraglio, commettere una quantità di errori così elevata, senza nemmeno accorgersene in una successiva fase di  rilettura del lavoro svolto. Un altro ingombrante interrogativo è quello del perché sono stati scelti proprio questi  “esperti “, quali sono stati i criteri di selezione, quali le competenze che li rendevano idonei per un compito così complesso e allo stesso tempo delicato. Per meglio capire il paradosso della situazione, che sprizza imbarazzo da tutti i pori, si propone un parallelismo con il lavoro quotidiano svolto in classe da un qualsiasi insegnante, di una qualunque scuola di ogni ordine e grado. Spesso un insegnante prepara compiti in classe, come verifica del corretto apprendimento disciplinare dei suoi studenti. Consideriamo un problema di matematica, il compito va preparato nel testo, va controllato nella soluzione numerica, più di una volta, per evidenziare tutte le possibili alternative di soluzione. In questo caso l’errore, proprio nella fase di controllo, se esiste deve obbligatoriamente venir fuori e deve essere corretto prima di consegnare il testo alla classe. Nel caso delle prove preselettive questo controllo di rilettura evidentemente non c’è stato, con tutte le conseguenze del caso. Tornando al crescendo rossiniano delle proteste, si parte da quelle più indignate dei concorrenti, che hanno subito l’inganno di una prova erronea, per continuare con quelle dei 27 professori universitari appartenenti a varie associazioni di ambito umanistico che hanno scritto una lettera al Presidente Napolitano contro la valutazione dei futuri docenti svolta attraverso i test, sottolineando la necessità "di prevedere modalità di valutazione davvero consone alla professione di insegnante". Concludendo  con le dichiarazioni dell’ex Ministro Fioroni, che dice in un’intervista nel sito Il Sussidiario “Penso che la vicenda dei quiz sia scandalosa, e che prima ancora del nozionismo ci sia da domandarsi come si fa una commissione di esperti“. Per il momento i nominativi degli esperti che hanno formulato i test dei TFA sono secretati, ma è proprio questa volontà di nascondere i responsabili di tanto sconquasso che fa aumentare il livello dell’indignazione e della vergogna.

Aldo Domenico Ficara

http://www.scuolaoggi.org/dirigenti_scolastici/preselettive_esperti_ma_errori

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Caro Aldo!


di Maurizio Tiriticco - Lun, 20/08/2012 - 23:45


Mi sono più volte già espresso sulla questione dei test (attenzione: un test è la prova e le singole proposizioni ne costituiscono i singoli item) e non replico! Intendo solo sottolineare che sono anni che io e tanti come me e come te scriviamo e sottolineiamo che produrre un test non è affatto una cosa semplice e che non è sufficiente essere esperto disciplinare per essere anche “competente” nella produzione di un test. Confezionare test con i singoli item (e la varietà, come sai, è molteplice) richiede uno studio e una preparazione particolari che afferiscono a un’altra disciplina! Ma i nostri esperti hanno da sempre sottovalutato questa circostanza! E questo è gravissimo! E’ l’ostentazione di una sicumera inaccettabile! Il ragionamento che gli esperti fanno è semplice: “Io so tutto della mia disciplina! Quindi, che ci vuole a fare un test? Qualche frasetta buttata giù…” E poi giù il diluvio! Io e te ne sappiamo le ragioni: nel nostro Paese la cultura della valutazione non solo è carente, ma manca del tutto! Non penso alle scuole! Anzi! E’ proprio in molte scuole che ci si cimenta con prove di verifica avanzate, e anche con una certa fatica! Valutare non è affatto un’operazione agevole, tanto meno scontata! E ciò sarebbe anche comprensibile! E’ grave, invece, che una cultura della valutazione manchi proprio in quelle stanze dei saperi e dei bottoni in cui poi si decidono le sorti della nostra scuola, dei nostri studenti e dei nostri candidati ai concorsi. Ciò che mi preoccupa e che mi indigna è che al Miur questa semplice costatazione non è nota! A meno che non facciano orecchie da mercante!
Ciò che mi indigna ulteriormente è che gli esperti di valutazione non mancano – e non voglio fare nomi – i quali però non vengono mai sentiti! Mai coinvolti! Ma come può un ministro dichiarare che la sua amministrazione ha commesso il gravissimo errore di proporre prove con tonnellate di strafalcioni (mi sfugge il dato statistico!) senza avvertire l’opportunità, se non la necessità, almeno di chiedere scusa! Professionisti presi per i fondelli, soldi buttati al vento, tempo perduto! Insomma nel nostro Paese si può sbagliare quanto si vuole – non è la prima volta che la nostra amministrazione scivola sui test – e… tutto va ben madama la marchesa! Ma perché dobbiamo sopportare un’amministrazione che sbaglia, sa di sbagliare e persevera in un’arroganza che in un altro Paese “civile” avrebbe fatto cadere un intero governo?!?!
Gridare nel deserto non serve! Gridiamo da anni, ma, caro Aldo Domenico, caro Francesco e cari tutti gli insegnanti beffati e umiliati, sembra che si debba andare avanti lo stesso! Anche con una macchina scassata! Mah!!! Settembre è vicino! E che accadrà dopo i vènti dell’estate? Ci sarà una tempesta? Non credooo…

Roma, 20 agosto 2012

Maurizio Tiriticco

http://www.scuolaoggi.org/archivio/caro_aldo