IDONEI CONCORSO DS IN LOMBARDIA: MAI DIRE MAI



Dopo una replica, ad un mio articolo su La Tecnica della Scuola,  della portavoce dei 406 docenti idonei al concorso DS in Lombardia, che dichiarava che mai gli idonei hanno fatto la richiesta di anticipazione del merito dal 20 di novembre al 20 di ottobre, voglio allargare il panorama mediatico su quanto si dichiara sia accaduto,  riportando un interessante articolo di Luca Salvi pubblicato il 10 settembre 2012  su Il Giorno di Milano, dal titolo " Due precari da Profumo: " C'è una via per evitare la beffa " 
http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2012/09/10/769887-profumo-ministro-milano-insegnanti-osnago.shtml
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Salta la prima richiesta degli idonei al concorso ds in lombardia ( articolo  su la tecnica della scuola )

Il prossimo 20 novembre il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi nel merito dell’intrigata questione delle buste trasparenti, denunciata nello scorso mese di luglio da alcuni partecipanti al concorso per dirigenti scolastici in Lombardia esclusi dalle prove scritte. La replica della portavoce del Gruppo idonei dirigenti lombardi. 


Il 9 settembre nell’articolo pubblicato sul sito de La Tecnica della Scuola dal titolo “Il Miur esce allo scoperto sul concorso per presidi annullato in Lombardia“ si faceva riferimento a due esplicite richieste fatte al Ministro Profumo.
Infatti, nell’articolo si diceva: “Le mosse richieste al Ministro, che ieri ha incontrato una delegazione degli aspiranti dirigenti scolastici risultati idonei al concorso cancellato, in sostanza sono due, la prima nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la decisione anche nella sentenza di merito, è quella di confermare l’idoneità degli aspiranti dirigenti scolastici inseriti nella graduatoria di merito finale con una prova orale. La seconda è quella di chiedere un anticipo di un mese al Consiglio di Stato".
 Se fosse stata mantenuta la seconda richiesta, quella dell’anticipo di un mese al Consiglio di Stato, il giudizio del CdS sarebbe già stato formulato il 20 ottobre, ovvero quattro giorni fa. Questo non è successo, e con molta probabilità la sentenza tanto attesa rimarrà fissata, come da calendario, il prossimo 20 novembre. Certo all’inizio del mese di settembre nessuno poteva ipotizzare quello che sarebbe accaduto a distanza di un mese e mezzo con le indiscrezioni sul capitolo scuola nella legge di stabilità. Possiamo solo dire che i problemi sulla scuola si accavallano gli uni con gli altri, creando un clima di nervosa attesa.
Abbiamo ricevuto una lettera della portavoce del Gruppo idonei dirigenti lombardi, che contesta però quanto scritto da ficara e replica con una lettera pubblicata nella rubrica “I lettori ci scrivono” (n.d.R.).

http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=40747&action=view&word=aldo domenico ficara&mark=1




Mai gli idonei al concorso Ds in Lombardia hanno fatto la richiesta di anticipazione della sentenza di merito del Consiglio di Stato  ( articolo  su la tecnica della scuola )

Sono Amanda Ferrario, idonea al concorso per Dirigenti scolastici della regione Lombardia e portavoce del gruppo dei 406 idonei che, da luglio,stanno lottando per vedere riconosciuto, pleno iure, il proprio diritto ad un'assunzione. Ho letto con sconcerto l'articolo "Salta la prima richiesta degli idonei al concorso ds in Lombardia" di aldo domenico ficara e vorrei quindi che lei pubblicasse la mia replica.
Prima di tutto MAI assolutamente gli idonei hanno fatto la richiesta di anticipazione del merito dal 20 di novembre al 20 di ottobre. Anzi! A proposta del Ministro, a me personalmente e a parte del gruppo di coordinamento, la replica è stata secca: vogliamo avere il tempo necessario per preparare con calma la nostra difesa. Nessun anticipo chiesto, dunque! Di più: nel mese di settembre, a seguito di insistenti voci di richiesta di anticipazione, abbiamo inviato al Miur e all'Usr Lombardia, tramite il nostro avvocato, una diffida volta proprio, tra le altre cose, ad evitare l'anticipo dell'udienza di merito.
Per quanto concerne la questione "emendamento" vorrei sottolineare come noi lombardi abbiamo chiesto a gran voce solo di avere con pieno merito ciò che abbiamo meritato con fatica ed impegno in una procedura corretta e complessa. Ciò che è stato detto e le voci che sono girate, sono assolutamente infondate. Noi andremo al Consiglio di Stato consapevoli di due cose: la prima è che la nostra situazione di "vittime" sarà presa in seria considerazione affinché ci venga assegnato il posto che meritiamo. La seconda è che, in caso di sconfitta, chiederemo tutti i danni possibili.
Ovviamente confidiamo nella giustizia, come abbiamo fatto da sempre e continueremo a fare.
Cordialmente.

Amanda Ferrario (portavoce gruppo idonei Dirigenti lombardi)



Due precari da Profumo: "C'è una via per evitare la beffa"  ( articolo  su il giorno di milano )

Gli idonei si giocano il tutto per tutto



Milano, 10 settembre 2012 —  di Luca Salvi


Se Maometto non va alla montagna… Dopo dieci giorni di silenzio da parte del ministro dell’Istruzione sul concorso presidi, la montagna dei 406 docenti idonei ha scelto di incontrare Maometto-Profumo. A Osnago, Lecco, poco prima di un suo intervento alla Festa democratica. Due rappresentanti hanno consegnato una lettera in cui reclamano i propri diritti, ottenendo tre promesse. Saranno ricevuti a Roma. Verrà chiesto un anticipo di un mese al Consiglio di Stato sulla sentenza di merito, prevista a novembre, e sarà varata una norma per confermare le idoneità con un colloquio valutativo. Una dei due docenti era Luisa Zuccoli, 49 anni, da 20 di ruolo. Insegna scienze al liceo Grassi di Lecco.

Come ha passato gli ultimi due mesi?
«La sentenza del Tar è stata uno choc. Ho trascorso le vacanze su Internet per raccogliere informazioni. A fine agosto, l’ordinanza del Consiglio di Stato è stata altrettanto deludente, ma meno inaspettata. Da allora si è formato un gruppetto di docenti che rappresenta i candidati idonei».

Com’è nato l’incontro con Profumo?
«Abbiamo saputo che veniva a Osnago e abbiamo cercato di raggiungerlo con la tecnica dei sei gradi di separazione. Una paio di contatti telefonici e siamo arrivati al ministro. All’incontro eravamo io e Amanda Ferrario, portavoce del nostro coordinamento».

Cosa vi ha detto?
«Ci ha accolto umanamente. Ci ha proposto una via legislativa alternativa per rendere valide le nostre prove attraverso un colloquio orale. Ci ha promesso un incontro a Roma. Al centro dell’annullamento del concorso ci sono le famigerate buste trasparenti… La sentenza del Tar afferma che c’è “l’astratta possibilità” che i nominativi potessero essere letti, ma non prova che sia stata fatta l’operazione necessaria: metterle in controluce».

E se il Consiglio di Stato ribadisse la sentenza del Tar?
«Con il nostro avvocato definiremo le linee difensive. Noi non abbiamo nessuna colpa. Se il

Consiglio di Stato annullasse la sentenza, da privata cittadina sentirei di avere subito un torto. E chiederei i danni all’amministrazione».




Aldo Domenico Ficara