La Tecnica della Scuola è sinonimo di oggettività e correttezza nell’informazione scolastica

Si riportano alcune fra le molte lettere inviate alla redazione de La Tecnica della scuola ( visibili sulla rubrica " I lettori ci scrivono " ) dopo i recenti sviluppi derivanti dalla legge di stabilità,  che tanto hanno scosso l’intero settore dell’istruzione pubblica italiana.
Prima lettera
Nel riferirmi a quanto sta accadendo "in sordina mediatica" ai danni della Scuola (pubblica?) italiana e dei suoi "stakeholders" (trattasi di milioni di italiani, tra utenza e operatori), segnalo la OGGETTIVITA' dell'informazione fornita dalla Tecnica della Scuola.
"Attingo" da questo quindicinale da più di un decennio, laddove Sindacati, Partiti, TELE et Giornali, Legiferanti e Dirigenti vari ADOTTANO (da troppi anni) sempre più Bastoni e sempre meno Carote.... rinviando “a futuri tavoli” (di una trattativa ormai DEFUNTA) ciò che andrebbe adottato raschiando NON dal barile [a secco] dei “SOLITI NOTI”, bensì chiamando a CONTRIBUIRE per la RES PUBBLICA gli ENORMI Patrimoni [liquidi]… di una minoranza di…”eletti”.
In un Paese che perde "terreno democratico" cedendo la propria sovranità governativo-costituzionale al mondo "bancario" della Finanza e/o ai reciproci “incentivi” tra corruttori e corrotti, tra controllori e controllati, tra tesserati e tesserandi (italico AGGRAVANTE di una crisi internazionale); dove chi OSI parlare è “mobbizzato” e chi se ne sta “zitto” viene premiato, chi renda un corretto servizio informativo rivela CORAGGIO (SURROGANDO e - non di rado - “inimicandosi” le stesse istituzioni all’uopo preposte).

Prof. Vincenzo Rossi

 
Seconda lettera
Un sincero ringraziamento alla vostra testata che, comunque e dovunque volga la vicenda delle 24 ore, ha dimostrato in questi giorni una puntualità ed una affidabilità nell'informazione rara nella stampa di questo Paese disgraziato.

Sergio Bonaldo 
Terza lettera
Ascoltavo questa mattina il giornale radio della RAI trattare il tema delle contestazioni alla legge di stabilità. Ebbenne non un accenno all'incredibile aumento dell'orario docenti: il problema maggiore per il giornalista erano i tagli previsti alla pedemontana di Formia.
Anch'io dico un enorme GRAZIE alla Tecnica della Scuola per la voce che sta dando ai colleghi indignati ed umiliati da questa scellerata proposta.

Francesco Poli