Osnago 7 settembre 2012 - Lettera al Ministro Profumo

Gentile Ministro Francesco Profumo,
siamo il gruppo dei docenti idonei al Concorso per Dirigenti scolastici della Regione Lombardia, 406 docenti meritevoli, preparati e motivati che, il 1 settembre, avrebbero dovuto inserirsi nei ruoli della dirigenza scolastica lombarda.
Con enorme sconcerto e disappunto abbiamo subito le alterne vicende del TAR e del Consiglio di Stato e siamo stati beffati e sconfessati all’ultimo istante.



In questi mesi di angoscia e di caos abbiamo trovato la forza di unirci per capire che cosa stava avvenendo e per rialzarci e combattere. Non abbiamo voluto vestire i colori di alcun partito o sindacato né tanto meno di alcuna associazione di categoria. Noi amiamo la scuola nella quale siamo attivi, da sempre. Crediamo nel suo valore educativo di promozione sociale e di crescita. Crediamo che la scuola serva a formare intelletti liberi e capaci di pensare e ragionare. Crediamo che serva a nutrire e valorizzare l’educazione alla legalità e alla socialità. Crediamo nella giustizia e nelle Istituzioni e abbiamo fiducia in chi gestisce il Paese. Per questo pensiamo che la scuola sia un valore fondamentale, unico e condiviso, che vada al di là di colori e bandiere. Per questo l’unione delle nostre forza è superiore a qualsiasi piccola parzialità.
Ci fidiamo di Lei, caro Ministro, in quanto garante del nostro merito e del benessere del Paese, benessere che passa anche e soprattutto dalla scuola. Una scuola in crisi, una scuola in ginocchio. Se non impareremo ad investire in cultura non potremo mai elevarci ed uscire da una crisi economica e sociale, ma anche, e soprattutto, una crisi di valori.
Noi abbiamo faticato per anni nella preparazione di un concorso complesso e difficile, un concorso per merito. Un merito di cui l’Amministrazione Pubblica e questo Ministero si fa vanto da anni. Un merito che abbiamo dimostrato sul campo. Superando una prova preselettiva, due scritti ed un orale di cui c’è traccia. Un merito che portiamo avanti con tutta la nostra dignità.
Abbiamo seguito con piena fiducia le indicazioni di un’amministrazione che ha gestito la procedura. Non è colpa nostra se qualcosa non ha funzionato. Nessuno di noi ha scelto le buste. Noi avevamo il diritto alla pubblicazione di una graduatoria in tempi utili, prima della sentenza del TAR Lombardia. Questo non è stato fatto e la colpa non è nostra. Unica nostra colpa è stata ed è, tuttora, credere che la Pubblica Amministrazione fosse con noi. Credere che saremmo stati tutelati. Ed invece leggiamo, con rammarico, amarezza e sconforto che si parla di rinnovazione della procedura. Noi vogliamo vedere riconosciuto il nostro merito ed il nostro diritto legittimo ad essere presi in seria considerazione.
Possibile che un’amministrazione lungimirante possa voler vedere gettate al vento le risorse umane che sono state formate e selezionate da una procedura meritocratica? Quanti dei Dirigenti attualmente in servizio avrebbero superato una procedura così complessa? Noi l’abbiamo fatto. E lo rivendichiamo con forza. Possibile che questo Paese non capisca quale profondo valore si celi dietro questo concorso?
Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. Ma noi, idonei e beffati, non abbiamo alcuna colpa se non quella di essere dignitosi e onesti e di fidarci della Giustizia. E le chiediamo di intervenire, lo chiediamo con forza e con dignità. Lo chiediamo perché il futuro passa dal presente. E il presente è amaro e incredibilmente iniquo.
Le chiediamo udienza formale nei prossimi giorni e chiediamo con forza che si intervenga subito. La scuola è un bene di tutti, è un valore che indica il grado di civiltà e di democrazia di un Paese. La vera crisi nasce nell’ignoranza. Noi sentiamo di rappresentare il futuro e vogliamo farlo. Perché non investire su di noi?

Lì 07 settembre 2012
Osnago

Tutti gli idonei al Concorso Dirigenti Regione Lombardia