PENSIERO DEL MATTINO DOPO LE NOTIZIE VARIE SCONVOLGENTI SUGLI AUMENTI DI PRODUTTIVITÀ E GLI ATTI DI GENEROSITÀ RICHIESTI ALLA SCUOLA, COMPARATI CON LE TABELLE EUROPEE, NOTIZIE TUTTAVIA FORSE NON INASPETTATE

Quello che stanno facendo al Paese e alla Scuola se è l'effetto di "una guerra", allora ci dovrà essere anche una Norimberga.
Gli asset di questo paese sono stati promessi di fatto alle Banche e alla speculazione internazionale, ormai viviamo in deroga alla democrazia e allo stato di diritto.
I Sindacati sono d'accordo (tutti nessuno escluso, trattano solo per mantenere i loro privilegi e i loro copiosi contributi statali, ma ci hanno scaricato da tempo).
La Stampa concorda e tace (vive per buona parte non di "mercato" ma di contributi statali e le "proprietà" sono contigue alla "casta").
La Chiesa ha le sue faide interne e comunque intanto non paga l'IMU nè presente nè arretrata...per il futuro vedremo.

 

L’apparato industrial-militare ottiene i  “suoi” 30 miliardi devoluti all’acquisto degli F35: per un Paese che ripudia la guerra costituzionalmente e per il momento di crisi che attualmente viviamo, di più per ora non si poteva fare.
Le “grandi opere”, gli “aiuti alle banche”, il mondo della “sanità privata” e delle “eccellenze”  condividono la sensibilità governativa che considera de facto “incomprimibili” tali spese insieme ad altri “rimborsi” e “spese di funzionamento in rappresentanza” che non possono essere toccate.
La Fabbrica Italia era uno spot, diritti in cambio di lavoro fanno la coppia con lavoro in cambio di salute: questo è il peggiore dei “mercati non regolamentati” altro che i derivati.
La "casta", è rigorosamente d'accordo su tutto, le decisioni principali di Hill sono frutto solo dell'accordo politico tra B e A se no, non passano... hanno da salvare i loro asset ovviamente a spese nostre.
I comis di Stato ringraziano la suprema corte,  ma non verranno toccati nei loro lauti emolumenti, sono management indispensabile al "funzionamento" in un "momento" di crisi.
L'evasione fiscale è alle stelle, i grossi, medi e piccoli speculatori sono come il mio vicino di casa: proprietario milionario immobiliare, in società e scatole vuote "in deficit" e nulla tenente o quasi per il Fisco.
Se qualcuno pensa che dopo non toccherà ai nostri poveri conti correnti e miseri conti titoli magari passando per il contemporaneo licenziamento ovvero il modello " lavoro senza stipendio" (così devi andare a lavorare se no ti licenziano e lo stipendio te lo daranno quando possono)...allora o è uno sciocco o peggio è in mala fede.
Se invece qualcun altro vuole farci credere che il futuro "progressista" del nostro Paese passa per il modello “pugliese”, politico-culturale-sindacale di Taranto, allora è solo in mala fede e dobbiamo temo nostro malgrado, prepararci a vedere, dopo l’ennesima “delusione” politico-elettorale, la nostra "alba dorata" con annessi e connessi.
Si può fare qualcosa?
Si, si può ancora fare qualcosa.
Solo 4 cose rigorosamente in questo ordine:
1) revoca di tutte le tessere sindacali;
2) adesione a uno sciopero di un mese (trenta giorni=uno stipendio) del mondo della scuola, proclamato da una delle sigle minori di base;
3) "Marcia del silenzio" dei quattro milioni di cittadini (veri, non quelli dei cortei sindacali) a Roma, con tutte le nostre famiglie e con gli studenti r-i-g-o-r-o-s-a-m-e-n-t-e senza cartelli di nessun colore politico, in difesa dello stato sociale, della scuola statale, dei diritti delle giovani generazioni e della nostra Costituzione;
4) Partecipazioni alle elezioni con espressione democratica in dissenso dalla "casta" (azzeramento totale del quadro politico attuale).
Tocca a Noi quindi.
Lo faremo?
Non lo so, ma o noi superiamo INSIEME, come classe docente, come cittadini, questa sfida o verremo annientati socialmente uno per uno e con noi il futuro di questo Paese: è tutto qui non c'è niente da capire perchè non c'è niente da spiegare.

Ma quello che personalmente a me indigna più di tutto,come persona, come cittadino, come padre, come marito e come insegnante è il modello “antropologico-culturale” dell’Uomo che si tenta di far emergere: da creatore di ricchezza e benessere, da essere unico, speciale e irripetibile, degno di ogni rispetto.. a misero pezzo di ricambio di una frattaglia sociale senza alcuna etica se non quella della “partita doppia”, dell’ “homo hominis lupus” nella sua schizofrenica anima di “homo oeconomicus”, un contesto che apre pericolosamente la strada a ogni eugenetica sociale in una società “mucillagine”, gelatinosa e liquida come dice il CENSIS: forse non è questo che serve al Paese e sicuramente non era questo per cui hanno lottato i nostri Partigiani!

Giancarlo Memmo