Al ballottaggio il mondo dell’istruzione vota Bersani




Bersani parlando a Empoli (Firenze) in occasione di un'iniziativa elettorale per le primarie del centrosinistra riferendosi al mondo dell’istruzione è stato molto esplicito dicendo che nella prossima legislatura, sulla scuola bisogna fare un discorso quasi costituente. " Avremo fatto anche noi degli errori, ma prima di Berlinguer mi viene in mente la Gelmini ". Il segretario del PD ha aggiunto  che non gli  è piaciuto veder dare dal governo Monti schiaffoni alla scuola. Per quanto detto Franco Frabboni Emerito di Pedagogia all’ Università di Bologna,  come riportato su Facebook da Francesca Puglisi, responsabile  scuola del Partito Democratico, domani voterà  Bersani,  perché assieme all’indifferibile problema del Lavoro, ha posto al “centro” la Cultura: la scuola, l’università e l’arte (teatro, musica, cinema, musei, libro). Sono le ultime trincee a difesa delle idee plurali e dei valori di cittadinanza da consegnare alle nuove generazioni. E da non sradicare più dalla nostra Costituzione. Per la cronaca  si riportano i sette punti del programma di Bersani per la scuola:


 
  1. Assegnare un organico funzionale stabile per almeno un triennio ad ogni scuola.
  2. Un piano pluriennale per estendere la rete di asili nido e raggiungere l’obiettivo del 33% di copertura dei posti imposto dall’Europa.
  3. Cancellare il Maestro unico della Gelmini per riportare in vetrina i gioielli di famiglia del sistema scolastico italiano: tempo pieno e modulo a 30 ore con le compresenze nella primaria.
  4. Scuole aperte tutto il giorno, per permettere agli studenti di studiare a scuola da soli o in compagnia, per fare sport, musica e teatro. Perché le scuole diventino il cuore di quartieri e città.
  5. Lotta alla dispersione scolastica, perché nessuno sia lasciato indietro. Dimezzare la dispersione come chiede l’Europa 2020 richiede interventi mirati, percorsi individualizzati, tempi distesi per l’apprendimento.
  6. Un piano straordinario per l’edilizia scolastica. Oggi il 64% delle scuole non rispetta le norme di sicurezza. E’ una vera emergenza nazionale. Servono interventi urgenti: - allentare il patto di stabilità interno per quegli enti locali che investono nella ristrutturazione o nella edificazione di nuove scuole, incentivando la costruzione di scuole con ambienti di apprendimento innovativi ed eco sostenibili.
    -rifinanziare la nostra legge 23, che permetteva un’accorta pianificazione degli interventi di concerto con gli enti locali
    - offrire ai cittadini e alle cittadine la possibilità di destinare l’8 x mille dello Stato, in modo mirato all’edilizia scolastica.
  7. Bilanciare l’istruzione e la formazione tecnica e professionale, perché siamo stati un grande paese industriale, quando abbiamo avuto i grandi periti industriali.

Aldo Domenico Ficara