La candidatura dell'ex presidente di commissione nel concorso DS in Sicilia

Comune, il Pdl punta su Ida Nicotra

di GERARDO MARRONE


CATANIA. «Catania ha bisogno di ricostruirsi. Senza aspettare aiuti dallo Stato». Non un programma elettorale, ma poco ci manca, quello di Ida Nicotra che – per sua stessa ammissione – “il popolo di Facebook e della rete” sta spingendo verso la candidatura a sindaco in quota Pdl. Lei, docente di Diritto Costituzionale a Giurisprudenza dopo dodici di insegnamento nella facoltà di Economia, fa intanto rodaggio nella lista di partito per la Camera: «Sono la numero 8, in astratto una posizione appetibile ma con questa legge non si possono fare previsioni». Sulla corsa a Palazzo degli Elefanti, una mezza ammissione: «Ho letto, ho sentito anch’io queste voci. Nessuna certezza, però. Credo che questa voce nasca perchè io sono un esponente della società civile, una professoressa universitaria voluta bene dagli studenti, una persona vicina all’area moderata ma sempre in modo sobrio.







Comunque, mai fatto in passato politica attiva». Il nome di Ida Nicotra potrebbe costituire l’alternativa del Pdl di Pino Firrarello e Giuseppe Castiglione a Raffaele Stancanelli, ormai un ex di quel partito. Era stato estremamente chiaro il capogruppo pidielle Nuccio Condorelli, dopo l’approvazione del piano di risanamento: «Adesso che il sindaco è passato a Fratelli d’Italia (il movimento di Ignazio La Russa, ndr), noi siamo liberi di muoverci diversamente». Non solo i “firrarelliani”, comunque, sostengono la costituzionalista: «So che Paolo Di Caro (ex An, capo dell’Agenzia nazionale per i Giovani, ndr) è uno dei protagonisti del dibattito su Facebook a favore di una mia candidatura. Non nego, però, che Firrarello e Castiglione mi sono sempre stati vicini. Faccio parte di questa famiglia dei moderati, ma non so proprio chi possa essere stato a lanciare l’idea della mia candidatura».
Fan rossazzurra – “Sono tifosissima, forza Catania !” – e docente nel Master in Management sportivo ospitato ancora una volta dalla società calcistica etnea a Torre del Grifo, Ida Nicotra non ha dubbi su un’opera pubblica che da “sindaca” inserirebbe tra le priorità della sua agenda: «Serve un nuovo stadio». Lei, però, è anche una specialista in legislazione dei beni culturali e tutela dell’ambiente: «Ho fatto parte – dice – del comitato dei saggi che hanno lavorato al Codice Ambientale, voluto da Altero Matteoli quando era ministro. Natura e cultura sono le risorse di un territorio che ha bisogno di ricostruirsi facendo forza su sé stessa. Non ci sono più spazi per chiedere aiuto allo Stato, le città debbono autosostenersi. E Catania ha le potenzialità per farlo».