Buste trasparenti concorso DS in Lombardia: richiesta di proroga da parte del nuovo perito



Vista la richiesta di proroga da parte del nuovo perito sull'esame della trasparenza delle buste usate per contenere i dati anagrafici  dei candidati al concorso per Dirigenti scolastici svolto in Lombardia, molto probabilmente l'iter dell’intera procedura di giustizia amministrativa potrebbe allungarsi. In questo modo potrebbe essere  a serio rischio reggenze anche il prossimo anno scolastico lombardo. A tal proposito è particolarmente indicativa la nota pubblicata nel sito web della DISAL a firma del  presidente  Lombardia  prof. Roberto Fraccia:
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“La vicenda dei vincitori del concorso a Dirigente scolastico in Lombardia è giunta ad un punto di seria gravità e, purtroppo, ad ogni occasione, aggiunge motivi di preoccupazione, ai diretti interessati, a tutti i Dirigenti scolastici di questa Regione e a tutti quelli cui sta a cuore la sorte della scuola lombarda.  Oggi le ulteriori preoccupazioni provengono da prospettive di allungamento dei tempi per quanto attiene a La pronuncia nel merito del Consiglio di Stato e dalla possibilità che i numerosi posti vacanti possano venire coperti da Dirigenti scolastici provenienti da altre regioni (la cosiddetta mobilità interregionale). Il Dirigente dell’USR  della Lombardia ha ribadito la speranza e la fiducia per una positiva pronuncia del Consiglio di Stato e nello stesso tempo ha espresso la sua contrarietà alla copertura dei posti vacanti da parte di personale preveniente da altre Regioni. L’Associazione DiSAL non può che associarsi alla speranza e fiducia espressa dal Dott. De Sanctis, e chiede, a seguito di tutto l’impegno profuso nella vicenda, il massimo impegno dell’Amministrazione periferica e centrale, oltre che della Regione Lombardia, per una sentenza che riconosca il diritto di chi ha concluso positivamente l’iter concorsuale e ponga fine all’iniquo ed enorme ricorso all’istituto della reggenza. In assenza di un deciso e risolutivo intervento, le scuole della Lombardia rischiano il caos per il prossimo anno scolastico, mentre i dirigenti utilizzati nelle reggenze verranno sempre più mortificati a mere funzioni burocratiche ed impediti nel dedicarsi all’azione didattica ed educativa. In assenza di giusta soluzione, i dirigenti di DiSAL potrebbero valutare iniziative a difesa del bene delle scuole e della dignità della propria professione, poiché fin dall’inizio DiSAL ha ritenuto un grave danno, alla scuola in genere, a ciascuna delle Istituzioni scolastiche implicate ed alla professione dirigente la mancanza di un Capo di Istituto stabile e quindi in condizione di potersi dedicare alle esigenze della comunità scolastica “.

Aldo Domenico Ficara