Ci saranno pensioni da fame ?



Il dramma sociale nel nostro Paese è solo all’inizio. Esiste già una generazione di lavoratori chiamata generazione mille euro, termine estrapolato dal film omonimo del 2009 diretto da Massimo Venier, e tratto dal romanzo omonimo di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa, con protagonisti Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini e Francesco Mandelli. Ora con il progetto di controriforma pensionistica “ quota 97 “ (62 anni + 35 di contributi) con penalizzazioni economiche, annunciato prima dal premier Letta e confermato dal ministro del Lavoro Giovannini, ci potremmo trovare al cospetto della generazione pensionati mille euro.

 

In un articolo pubblicato su OrizzonteScuola ( http://www.orizzontescuola.it/news/pensioni-quali-penalizzazioni-chi-anticipa-fino-209-euro-al-mese-2709-annue )  si indicano le quantità in euro delle future pensioni degli insegnanti: “ Se venisse applicato il sistema di penalizzazioni che è al vaglio del Governo, una pensione media perderebbe fino a 209 euro, pari a 2.709 euro annue. Si tratta della perdita maggiore riservata a chi sceglierebbe di andare in pensione a 62 anni che percepirebbe una pensione di 1.323 euro lordi anziché di una di 1.532 euro.  Quelli che dovessero anticipare il pensionamento a 63 anni invece perderebbero 167 euro al mese per un totale di 2.171,27 all’anno e avrebbero un assegno mensile di 1.365 euro.  Più leggere le penalizzazioni previste per quelli in uscita dal mondo del lavoro a 64 anni, che si ritroverebbero con 115,32 euro al mese e 1.499,17 all’anno in meno e con un assegno mensile di 1.416,65 euro.  Con 65 anni, infine, la perdita calcolata sarebbe di 59,54 euro al mese e di 774 euro all’anno per una pensione mensile che diventerebbe di 1.472 euro lordi”. Quindi riportando al netto i valori lordi delle pensioni sopra descritti, si può osservare che le cifre calcolate si aggirerebbero poco al di sopra dei mille euro. Tempi duri per i futuri pensionati.

Aldo Domenico Ficara