Concorso DS in Lombardia: il quotidiano Il Giorno si contraddice ?


Due giorni fa, giovedì 18 luglio 2013,  il quotidiano milanese Il Giorno Pubblicava un articolo dal titolo “Concorso presidi, tutto da rifare Duemila prove scritte da ricorreggere“ (http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/07/18/921407-concorso-presidi-rifare-scuola.shtml ) dove concludeva dicendo “si riparte dalla correzione degli scritti, che saranno corretti daccapo, questa volta senza il rischio che la commissione possa conoscere, come contestato da chi aveva vinto il primo ricorso, il nome dei candidati scritto a mano su un cartoncino chiuso a sua volta all’interno di una busta di carta. Con questo dovrebbero considerarsi concluse le contestazioni, in attesa di dare un dirigente alle scuole rimaste senza preside. Auspici condivisibili da tutti, perché è giusto che in Lombardia le cattedre di presidenza siano assegnate ai candidati più meritevoli, Rimane solo un dubbio proveniente dalle stesse pagine de Il Giorno, infatti, in data 20 novembre 2012 pubblicava un articolo dal titolo “ Quei disegni così riconoscibili al concorso dei presidi “ dove si diceva: “ Da una parte un disegnino con gli omini, come in prima elementare, per rappresentare lo schema di relazioni all’interno di un istituto scolastico. Esito: promosso, meritevole di diventare preside. Dall’altra, l’indicazione delle esperienze formative di un istituto professionale alberghiero descritte a menadito. Voto: 29/trentesimi, poi la promozione “.
 

 
 
La domanda nasce spontanea: se nella ricorrezione i nuovi commissari si ritroveranno al cospetto del “disegnino con gli omini “ sapranno che quel compito in prima battuta era stato valutato 29/trentesimi ?  La risposta è si . Infatti,  se i futuri commissari leggeranno quest’ultimo articolo de Il Giorno ( http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2012/11/20/805072-concorso-presidi-prova-regole-omini-disegno.shtml. ) potranno vedere addirittura la fotografia del “disegnino con gli omini “con buona pace dell’anonimato..