di Lucio Ficara
La lega nord con il suo portavoce
Gianluca Buonanno , ha proposto un emendamento al decreto del fare nell'ambito
delle misure di contrasto alle pratiche di elusione ed evasione fiscale e al
fine di garantire una più ampia offerta formativa agli studenti. In questo
emendamento è scritto che a partire dall’anno scolastico 2013-2014, i docenti
che intendono svolgere anche attività didattica privata, al di fuori del
normale orario scolastico ed a esclusione degli alunni delle proprie classi,
devono avvalersi delle strutture della propria o di altra istituzione
scolastica. L’emendamento continua con un altro comma dove è scritto che i
competenti organi scolastici hanno il compito di fissare i criteri per l’accesso
all’attività da parte dei docenti, fissandone i tempi e procedure, avendo cura
di definire la prestazione, la relativa retribuzione oraria e la modalità di
riscossione della stessa. Il docente è tenuto al rilascio di regolare fattura e
la spesa è detraibile dalle imposte.
Il terzo comma di questo emendamento
specifica che il docente devolve alla struttura scolastica per l’utilizzo dei
locali, dei servizi di segreteria e di quant’altro sia necessario per lo
svolgimento della prestazione circa il 5 % del proprio compenso. Ma come
avviene il pagamento? A spiegarlo è il comma 4 dell’emendamento Buonanno, che
spiega le modalità di pagamento. Questo avviene tramite mezzi che assicurino la
tracciabilità della corresponsione dell’importo. L’ultimo comma di questo emendamento
diffida i docenti di svolgere l’attività libero professionale delle lezioni
private, presso sedi diverse dalle istituzioni scolastiche, pena una sanzione
pari ad una mensilità per ogni ora di lezione svolta e in caso di reiterazione
dell’inadempienza per più di tre volte è prevista la decadenza dell’incarico e
il licenziamento. Sanzioni pure per i dirigenti scolastici che non dovessero
provvedere all’organizzazione di queste attività didattiche di insegnamento,
per loro sarebbe prevista la decurtazione pari ad almeno il 20%, o nel caso
grave di inadempienza , la destituzione dall’incarico. Questo emendamento non
mancherà di suscitare grosse critiche
nel merito di quanto è stato
proposto. Si tratta di una vera e propria azione di forza, contro una categoria
mal pagata e vessata da anni dalla politica di qualsiasi colore. Notiamo anche,
da alcune cose scritte dal proponente dell’emendamento, una certa ignoranza
nell’ambito della legislazione scolastica. Infatti è importante ricordare che
il leghista Buonanno ignora completamente la legge 297/94, che al Titolo I dedicato al personale docente, educativo,
direttivo ed ispettivo, Sezione I, specificatamente all’art.508 sulle
incompatibilità , c’è scritto che non è consentito impartire lezioni private ad
alunni del proprio Istituto. In questo articolo al comma 2 è scritta la norma
che impone al docente che decidesse di fare lezioni private di informare il dirigente scolastico, al quale
deve altresì comunicare il nome degli alunni e la loro provenienza , il Ds,
come è scritto nel comma 3, può vietare l'assunzione di lezioni private o
interdirne la continuazione, sentito il consiglio di circolo o di istituto. Mi
sembra che l’emendamento del leghista Buonanno , sia lacunoso e non tenga conto
della normativa vigente.