SE IL DIRIGENTE SBAGLIA DEVE PAGARE. E' UNA QUESTIONE DI ETICA DELLA RESPONSABILITA'


Vi invitiamo a leggere l'importante testimonianza, pubblicata sul sito La Tecnica della Scuola , di una dirigente scolastica che si pone la seguente domanda (dopo aver letto un articolo di Lucio Ficara) :
Chi paga per gli errori dell’Amministrazione quando è soccombente? 
Una bella domanda che mi sono posta anch’io quando l’USR della Campania è risultata soccombente per una sentenza emanata dal giudice del lavoro del Tribunale di Benevento a seguito di ricorso ex art. 700 proposto da chi scrive in qualità di dirigente scolastico per un diritto soggettivo violato in sede di assegnazione di secondo incarico su sede sottodimensionata. 
Chi paga per l’errore commesso? L’Amministrazione, in questo caso l’USR, ha sbagliato ed è stata condannata alle spese, ma pagherà la RPS (chissà quando!); intanto io ho pagato l’avvocato di tasca mia. Secondo l’autore dell’articolo Lucio Ficara dovrebbe essere il dirigente scolastico a pagare in prima persona, se sbaglia. Questo già accade ed è successo a me quest’anno di pagare un’ammenda a seguito di ispezione della ASL di Napoli, dove ero stata sbattuta ingiustamente (Scampìa, per intenderci) per una violazione della normativa sulla sicurezza, commessa dal dirigente che mi ha preceduta. L’Amministrazione ha commesso un errore nell’assegnarmi il secondo incarico a Scampìa. 
Il giudice prime cure e poi il Collegio dei giudici hanno sentenziato che io in quella scuola non sarei dovuta andarci, però sono stata costretta a pagare di tasca mia (€. 1.300) l’ammenda. C’è qualcosa che non va. Accolgo, pertanto, la proposta di far pagare direttamente ai dirigenti scolastici gli errori commessi nell’esercizio delle loro funzioni, ma solo dopo che tutti - ma proprio tutti - i funzionari pubblici vengano investiti dello stesso principio della responsabilità personale. 
Non possiamo essere gli unici capri espiatori di un sistema malato, quelli ai quali è stato negato il giusto riconoscimento a livello economico, quelli posti nella riserva della specifica area V, quelli che percepiscono una miserevole retribuzione di risultato, che ci pone di fatto all’ultimo posto tra i dirigenti pubblici a livello retributivo, ma al primo posto a livello di responsabilità.

Gabriella Cirocco