Presidi, guadagni fino a 4.250 euro

di Angelo Conte


TRENTO - Stipendi minimi superiori ai 3.000 euro netti al mese, tra retribuzione di base e retribuzione di risultato. Per i dirigenti scolastici delle scuole pubbliche, nonostante il calo del numero di chi ha preso oltre 4.000 euro netti al mese, il 2011 è stato comunque un anno con stipendi importanti. Nessuno è sceso al di sotto dei 3.465 euro di Daniela S., mentre l'importo più elevato è stato assegnato a Maurizio B., già al vertice del Liceo Rosmini di Rovereto.

La graduatoria tra i 74 dirigenti scolastici in attività nel 2011 mette quindi al secondo posto Linda S. con 4.148 euro netti teorici al mese, e subito dietro, sul podio delle retribuzioni mensili nette, Marialuisa B. con 4.133 euro. Complessivamente, il monte stipendi lordi di 74 dirigenti scolastici in carico alle scuole provinciali, superava quota 5,6 milioni di euro.

Scorrendo la lista dei dirigenti scolastici ecco che Flavia A., ora al vertice dell'Istituto Fontana di Rovereto, nel 2011 poteva contare su 4.008 euro netti teorici mensili, Andrea B., che ora dirige l'Istituto di Mezzolombardo, aveva 3.580 euro mensili netti al mese, Lorenzo B. (oggi all'istituto di istruzione Weisse Rose di Cavalese) aveva un'entrata netta mensile di circa 4.100 euro. E, ancora, ecco che Maria Silva B. (al Trento 2) nel 2011 poteva contare su 3.984 euro netti mensili teorici.





Flavio D., del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trento, nel 2011 si attestava a quota 3.827 euro al mese, mentre il quasi omonimo Paolo D. dell'Istituto tecnologico Buonarroti di Trento, arrivava nel 2011 a oltre 4.020 euro al mese.

Giovanni K. (Istituto comprensivo di Riva del Garda) si attestava su 3.687 euro.
Insomma, cifre in confronto alle quali, quelle medie degli insegnanti appaiono certamente inferiori. Mediamente, nel 2011, secondo i dati forniti dalla Provincia, infatti, il netto teorico mensile per i dirigenti è stato pari a 3.700 euro circa contro i 3.800 del 2010. Per i docenti, invece, il massimo che emerge è di 2.200 euro circa (anche in questo caso da moltiplicare per 13 mensilità) dovuto ai 35 insegnanti laureati di scuole secondarie di secondo grado e collocati in settima posizione retributiva.

Il livello più basso è quella dei supplenti brevi (230 nel 2011) delle scuole primarie collocati nella fascia più bassa delle posizioni retributive e che ottengono 1.318 euro netti al mese per eventuali tredici mensilità. Se si considera la posizione di chi è invece assunto a tempo indeterminato, la posizione più bassa per i docenti di ruolo della scuola superiore di secondo grado prevede una retribuzione netta mensile (per tredici mensilità) di 1.617 euro.


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