La scuola media unica compie 50 anni




Il 31 dicembre del 1962 veniva approvata la legge di riforma della scuola media che diventava obbligatoria e gratuita per tutti. Il 31 gennaio 1963, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, aveva inizio la prima grande riforma democratica dopo la riforma Gentile. La legge del ’63, frutto di una importante stagione riformista che ha consentito la crescita e l’emancipazione sociale e civile del nostro Paese,  si caratterizzava per una forte apertura democratica, contro ogni discriminazione sociale, con un ampliamento significativo degli sbocchi alle scuole secondarie. Fino alla riforma del ’63 l’istruzione elementare era di cinque anni articolata,  secondo il ‘modello Gentile’, in un corso inferiore triennale e uno superiore biennale tutti e due con un esame finale.





La scuola media era di tipo più post elementare che secondario. Nel 1928 fu trasformata in scuola d’avviamento professionale con possibilità di prosecuzione per ulteriori due anni in una scuola tecnica senza ulteriori sbocchi. Il latino faceva da spartiacque: obbligatorio, consentiva l’accesso all’istruzione superiore. Solo dal liceo si poteva accedere all’università.
Fino all’introduzione della media unica i ragazzi si dividevano quasi equamente tra i due filoni dell’avviamento professionale e della media: passando, per ognuno dei due, dalle 300 mila unità circa dell’immediato dopo-guerra alle 800 mila unità di dieci anni dopo.