Per “TreeLLLe” il reclutamento dei DS va completamente rivisto

Il ruolo del dirigente scolastico è nevralgico per il buon funzionamento organizzativo di una scuola, per questo motivo abbiamo bisogno di figure dirigenziali competenti  e che siano in grado di essere leader  indiscussi del gruppo che sono chiamati a guidare.  Per il presidente dell’associazione  TreeLLLe  Attilio Oliva, intervistato da tempi.it, è importante porre la massima attenzione sul metodo con cui vengono reclutati i dirigenti scolastici. Infatti, continua Oliva nelle sue dichiarazioni, un cattivo dirigente può creare gravi danni alle scuole che è chiamato a dirigere. Il reclutamento così come è strutturato oggi, ha dimostrato tutti i suoi limiti. È fondamentale che l’attuale sistema di reclutamento sia  definitivamente superato. è surreale pensare che ogni qualvolta si bandisce un concorso a preside, per  2 mila posti disponibili ci sono 40 mila candidati. Queste sono su per giù le stime dell’ultimo concorso a DS. Il presidente Oliva fa notare che il fallimento del concorso a DS è sotto gli occhi di tutti.
Ancora oggi si patiscono gli strascichi giudiziari che in alcuni casi, come quello della Lombardia, hanno annullato gli esiti delle graduatorie di merito. La missione del dirigente scolastico, continua nelle sue dichiarazioni il presidente di TreeLLLe, non è cosa che tutti possono fare, serve una vera, pura e verificata  vocazione della leadership. Basta con i concorsi basati su test e prove scritte ed orali, inidonei a reclutare il dirigente scolastico competente e capace di gestire, con il piglio da leader, il gruppo di lavoro, serve un profondo cambiamento. Al presidente di TreeLLLe, viene chiesto quale, secondo lui, sarebbe il metodo migliore per reclutare i nuovi DS.  Bisogna verificare sul  campo, prima della nomina e non dopo, il valore effettivo dell’aspirante dirigente. Occorre pensare una prova “protetta”, cioè un tirocinio attivo, con l’affiancamento dell’aspirante ad un dirigente esperto. Soltanto dopo un periodo di osservazione “sul campo” di almeno un anno, dovrebbe avvenire l’assunzione vera e propria e quindi la possibilità di gestire autonomamente una scuola. Qualche perplessità sul decreto 104/2013, per quanto riguarda l’affidamento del reclutamento dei dirigenti scolastici alla scuola nazionale di pubblica amministrazione, il presidente Oliva la mostra. Infatti secondo Oliva la scuola nazionale di pubblica amministrazione, non ha al suo interno le risorse professionali per selezionare accuratamente questo tipo di personale. In buona sostanza per Oliva il sistema centralizzato può essere considerata una condizione necessaria ma non sufficiente a selezionar ei dirigenti scolastici più competenti e capaci.