Concorso truccato, dalle intercettazioni spunta l'ex ministro Nicolais

Anche Il Sole 24 Ore si occupa del concorso per dirigenti scolastici svolto in Campania.

di Simone Di Meo 27 febbraio 2014

«Tu lo sai, io vado a trovare a Gino, lo vado a trovare sempre, anche perché... è l'unica speranza insomma». Gino è il nomignolo dell'ex ministro della Funzione pubblica Luigi Nicolais, attuale direttore del Cnr. A parlarne è Pietro Esposito, ex provveditore degli studi della Campania indagato (e intercettato) nell'inchiesta della Procura di Napoli sul presunto concorso truccato per 224 dirigenti scolastici. Esposito, al suo interlocutore, a un certo punto della conversazione, fa riferimento pure alla moglie di Nicolais, Donatella Valentino, insegnante «distaccata presso il Miur» (scrive la Guardia di finanza nell'informativa). Lei «ha fatto il concorso a preside, e penso che quando finirà il concorso, la teniamo in regione...»I coniugi Nicolais non sono indagati nel procedimento, ma i militari del gruppo di Torre Annunziata (agli ordini del comandante Carmine Virno) che si sono imbattuti nei loro nomi, monitorando l'utenza dell'ex dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, hanno comunque ritenuto di approfondire lo spunto. Lavorando, anzitutto, sull'identificazione dei due soggetti. Le intercettazioni Scrivono le Fiamme gialle: «L'intercettato faceva riferimento a un certo "Gino" che abita ad Ercolano, la cui moglie lavora al ministero e sarà una delle candidate vincenti del predetto concorso». Gli investigatori, dopo aver accertato che si tratta proprio dell'ex ministro del Governo Prodi, scoprono poi che «Luigi Nicolais, su pressanti richieste di Pietro Esposito, intercederà presso il responsabile di un progetto universitario per l'assegnazione di un contratto a progetto a favore di Dario Marchese (genero di Pietro Esposito)». Vicenda, questa, anch'essa trattata nell'informativa della Guardia di finanza.C'è però da sottolineare una cosa: gli elaborati della professoressa Valentino non sono stati sequestrati né i magistrati titolari del fascicolo (pm Ida Frongillo, procuratore aggiunto Alfonso D'Avino) le contestano alcunché, così come nulla viene contestato all'ex ministro Nicolais.




Si tratta, con tutta evidenza, di un approfondimento svolto nell'ambito di un più ampio scenario investigativo che, per ora, contempla i reati di abuso di ufficio, falsità ideologica e truffa aggravata, ma che dall'analisi del materiale fin qui raccolto (soprattutto le intercettazioni telefoniche) potrebbe ben presto evolvere in tutt'altra direzione. Uno degli indagati, infatti, al cellulare avrebbe parlato di cifre importanti (fino a 100mila euro) per superare il concorso e conquistare la direzione di un istituto scolastico. «Amici» in commissione L'attività dei pm, al momento, si è concentrata in particolare su commissioni e sottocommissioni, la cui modalità di composizione sarebbe stata «eterodiretta» anche da politici. E, proprio la nomina di alcuni membri della commissione esaminatrice «amici» avrebbe consentito ai candidati di conoscere con largo anticipo i quesiti della prova preselettiva. Contando su questo aggancio, gli aspiranti dirigenti scolastici avrebbero fatto pervenire ai componenti collusi degli organismi di valutazione le frasi iniziali e finali degli elaborati (che ora sono finiti sotto sequestro, in forza di un decreto emesso dal pubblico ministero) così da eludere l'anonimato delle prove scritte.È la prima volta che, per vicende del genere, l'ufficio giudiziario partenopeo ipotizza l'«esistenza di una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana». Il pm parla esplicitamente di «associazione» i cui componenti agiscono, con «assoluta determinazione», per «condizionare» gli esiti di una selezione pubblica che ora, proprio a seguito dell'intervento dell'autorità giudiziaria, è stata congelata.Nei brogliacci, come sponsor per i commissari d'esame, sono spuntati i nomi di Valentina Aprea (ex parlamentare Pdl, oggi assessore in Regione Lombardia) e Giovanna Petrenga ( attuale deputata casertana).

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