Perché usare il termine “contrastivo” per indicare insegnanti abituati al pensiero libero?


Vediamo alcune fonti riguardanti  il significato del termine “ contrastivo “:

Treccani:
contrastivo agg. [der. di contrasto, sul modello del fr. contrastif e dell’ingl. contrastive]. – Propr., che esprime o rivela contrasto, quindi distintivo, oppositivo: linguistica c., grammatica c., analisi c., che mette a confronto la struttura di due lingue, per rilevarne le differenze e le corrispondenze, a fini soprattutto didattici; in fonologia, funzione c., l’opposizione di natura soprasegmentale che si crea fra due segmenti fonematici (ha tale funzione, per es., l’accento nelle due serie papa e papà).

Garzanti:

contrastivo f. -a; pl.m. -i, f. -e
(ling.) distintivo, oppositivo: analisi, grammatica contrastiva, quella che, comparando due sistemi linguistici, ne rileva e ne descrive le differenze e gli elementi comuni sul piano fonologico, morfologico, lessicale e semantico

Etimologia: ← dall’ingl. contrastive, deriv. di contrast ‘contrasto, confronto’.


contrastivo agg. 1966 nell'accez. 2; dall’ingl. contrastive, der. di (to) contrast “contrastare”.
1. che si riferisce a un’opposizione, che rivela contrasto
2. fon. di tratto che, come l’accento italiano, permette di distinguere e contrapporre sequenze di fonemi non in opposizione tra loro (per es. l’accento delle parole canto e cantò composte degli stessi fonemi)






Polirematiche
analisi contrastiva:
che pone a confronto due lingue per determinare differenze e corrispondenze di struttura
grammatica contrastiva:
confronto delle strutture grammaticali di due o più lingue, spec. per la glottodidattica
linguistica contrastiva:
studio del confronto di sistemi linguistici diversi, per individuarne le specificità


Da questa semplice analisi si può evidenziare il fatto che potevano e dovevano essere usati termini più concilianti, più adatti ad una comunità scolastica inclusiva come : insegnante oppositivo, insegnante distintivo, insegnante comparativo, insegnante abituato al confronto,  oppure nel nome della buona educazione, tanto per essere in sintonia lessicale con la buona scuola, insegnante dal pensiero libero.

 

Aldo Domenico Ficara