Il
fatto:
Uno
studente dell'alberghiero 'De Panfilis' di Roccaraso durante una lezione di biologia si
stava dondolando sulla sedia, perdendo
l'equilibrio, sarebbe finito con la
testa tra banco, sedia e muro. Dalle testimonianze rese dai compagni di classe,
si è appurato che pochi giorni fa lo stesso studente era stato protagonista di
una caduta simile. Interessante la dichiarazione dell’insegnante presente in
aula: “Stavo
alla lavagna con una ragazza quando ho sentito un tonfo e i ragazzi che
ridevano. Mi sono girato e ho visto Christian per terra con la testa tra la sedia,
il banco e il muro (http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2016/02/12/news/roccaraso-tragedia-all-alberghiero-studente-batte-la-testa-e-muore-1.12946323
). Mi sono precipitato per vedere cosa fosse successo e ho visto che respirava
a fatica, aveva il viso bianco e a volte non respirava più o lo faceva in
maniera affannosa. Ho cercato di rianimarlo col massaggio cardiaco fino a quando
sono arrivati i soccorsi ma ho capito subito che la situazione era molto grave.
Il ragazzo è andato in arresto cardiaco 2-3 volte. Mancava un quarto d'ora alla
fine della lezione quando Christian è caduto», prosegue il professore di
biologia. «I ragazzi mi hanno raccontato di averlo visto che si dondolava, poi
a un certo punto, per un banale movimento ha perso l'equilibrio ed è caduto
rimanendo incastrato tra il banco e il muro. Quando sono arrivati i soccorsi
del 118 il tracciato cardiaco era ormai piatto. Una tragedia che ci ha
sconvolto e che ci lascia veramente increduli. Una giovane vita che vola via in
pochi attimi e nessuno riesce a spiegarsi come».
L’accusa:
Gli indagati, secondo le agenzie,
sarebbero: la dirigente scolastica, l'insegnante di biologia che al momento si
trovava in classe, e il responsabile della società di consulenza che si occupa
della sicurezza dell'istituto scolastico. Ai tre è stato notificato l'avviso di
garanzia per partecipare agli esami peritali. Intanto
l'aula è stata sigillata e sottoposta a sequestro al termine dei rilievi del
Nucleo investigativo del Comando provinciale dell'Aquila dei Carabinieri.
L'autopsia verrà effettuata probabilmente lunedì. L'accusa è di concorso
in omicidio colposo.
Il commento:
L'accusa di concorso in omicidio colposo
( concorso in omicidio colposo perché la prima responsabilità è quella dello
studente che non doveva dondolarsi )
trova il suo fondamento nella presenza in classe di almeno 2 sedie fuori norma
(Una ricostruzione smentita categoricamente dalla
scuola: un collaboratore del preside, sentito da un sito web locale, precisa
che il ragazzo era seduto su una sedia simile a quella usata dai docenti, con
una seduta più comoda ma assolutamente in regola ), in quanto per
rientrare nella normativa UNI queste sedie devono recare ben visibili:
-la "taglia" o il
codice colore (ad ogni codice colore corrisponde una “taglia diversa”)
-il nome o logo del
fabbricante, del distributore, dell'importatore o del venditore
-la data di fabbricazione che specifichi almeno l'anno e il mese di
produzione
Caratteristiche facilmente riscontrabili con una semplice ispezione
visiva dagli insegnanti preposti, dal Dirigente
scolastico, dal responsabile della sicurezza, ma oggi soprattutto dai
rilievi del Nucleo investigativo del Comando provinciale dell'Aquila dei
Carabinieri e dopo dai periti della Procura della Repubblica
Aldo Domenico Ficara