" I quattro quesiti referendari inerenti
la Legge107/15 superano il primo ostacolo del raggiungimento del numero di
firme valide per essere approvati ". Questo è quanto riportato in un sito web che si occupa anche di scuola ( http://it.blastingnews.com/lavoro/2016/08/e-valido-il-numero-di-firme-per-i-4-quesiti-referendari-abrogativi-della-legge-107-001055517.html )
Nello stesso articolo si dice: "La Corte di Cassazione ha dichiarato valido il numero delle firme utili raccolte dal Comitato per il NO alla Legge 107/15. Al termine delle operazioni di controllo iniziate lo scorso 7 luglio, data in cui i promotori le hanno depositate ". I quattro quesiti sono:
Nello stesso articolo si dice: "La Corte di Cassazione ha dichiarato valido il numero delle firme utili raccolte dal Comitato per il NO alla Legge 107/15. Al termine delle operazioni di controllo iniziate lo scorso 7 luglio, data in cui i promotori le hanno depositate ". I quattro quesiti sono:
1.
Abrogazione dei
finanziamenti privati alle singole scuole, incremento per le statali: Primo quesito:
se vince il SI ogni donazione da parte dei cittadini confluisce solo
all’interno del sistema d’istruzione nazionale statale, redistribuendo le
risorse tra zone ricche e povere e scuole che ne hanno più o meno bisogno. Si
eviterà così la creazione di scuole di élites e di scuole-ghetto e il
prevedibile sbilanciamento a favore delle scuole private, in modo da garantire
il diritto allo studio a tutti.
2.
Abrogazione
della chiamata discrezionale dei docenti: Secondo quesito: se vince il SI
il dirigente scolastico non potrà più, a sua discrezione, scegliere e
confermare o mandar via dopo tre anni i docenti. L’assegnazione dei docenti
alle scuole avverrà con criteri oggettivi e senza il ricatto della scadenza,
eliminando il rischio di gestione clientelare (in Italia…..poi) delle
assegnazioni, e di limitazione della libertà d’insegnamento: il preside non
potrà condizionare l’autonomia professionale dei docenti.
3.
Abrogazione
dell’obbligo di minimo 200-400 ore di alternanza scuola-lavoro: Terzo quesito:
se vince il SI viene abrogato il limite minimo fissato per legge di 400-200 ore
in azienda (istituti tecnici e professionali e licei) di alternanza
scuola-lavoro. Potranno così decidere le singole scuole quando, dove e come
pianificare esperienze professionali coerenti con gli obiettivi del proprio
Piano di Offerta Formativa, evitando di perdere ore di lezione anche in assenza
di esperienze di lavoro formative, solo per ottemperare a una formalità.
4.
Abrogazione del
potere del preside di scegliere arbitrariamente i docenti da premiare: Quarto quesito:
se vince il SI viene abrogato il potere del dirigente scolastico di scegliere i
docenti a cui dispensare discrezionalmente il premio salariale per presunto
“merito” (con tutti i rischi clientelari che non facciamo fatica a immaginare).
Il comitato di valutazione torna composto dai docenti e dal dirigente, non deve
più identificare nessun “criterio per la valorizzazione” e si limita a
esprimere parere sul periodo di prova dei neo-assunti. Il fondo annuale da 200
milioni si conferma salario accessorio per valorizzare tutti i docenti, precari
inclusi, ed è inserito nella contrattazione integrativa nazionale e di scuola.
Aldo Domenico Ficara