Il 17 novembre del 2012 su Il Fatto
Quotidiano si scriveva (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/17/u-corvo-al-ministero-ricerca-cricca-degli-appalti-truccati/417926/
): “ Dopo quello al Viminale, ecco il corvo del Miur. Un documento inviato al
Fatto Quotidiano mette in subbuglio molti dirigenti del ministero guidato da
Francesco Profumo. L’anonimo, probabilmente un funzionario di ruolo, in un
centinaio di pagine molto circostanziate racconta il “sistema” che avrebbe
infettato da tempo uno dei centri di spesa principali del governo: la Direzione
Generale della Ricerca, responsabile dell’erogazione di 6,2 miliardi di
contributi comunitari a fondo perduto, 3 miliardi di budget statale e un
miliardo l’anno di fondi ordinari per gli enti di ricerca. Una montagna di
soldi, anche per il sud, in parte già finiti al centro di alcune inchieste per
truffa, dal dissesto dell’Idi romana al Gruppo Silva che dirottava al nord i
fondi europei per il meridione.” Quattro anni fa si parlava del Corvo del Miur.
Oggi i misteri del famigerato algoritmo
della mobilità 2016/17 alzano i livelli fisiologici del dubbio. La
protesta si fa sempre più forte, al pari
del desiderio di conoscere il funzionamento dell’algoritmo, causa di tanti
disagi. Oggi come quattro anni fa potrebbe verificarsi il colpo di scena, lo
stesso corvo potrebbe impietosirsi e rivelare il mistero. Se poi il corvo del
2012 ha origini meridionali la faccenda potrebbe diventare esplosiva. Attenti
al corvo, soprattutto se è un corvo del sud !
Aldo Domenico Ficara