Progetto Archimede
Negli anni '90 l'Enea ha rielaborato un vecchio progetto di sistema solare a concentrazione, sviluppato negli anni '80, adattandolo alle tecnologie moderne: il "progetto Archimede". Il progetto Archimede prevede la costruzione di un sistema di specchi in grado di concentrare i raggi solari verso una caldaia e produrre pertanto vapore ad alta pressione mediante il calore generato dalla concentrazione.Funzionamento del progetto Archimede
Il sole è sorgente di calore ed energia naturale, concentrando i raggi solari mediante appositi specchi verso un unico punto la densità di energia calorica aumenta di 100-200 volte rispetto ad una situazione normale. L'energia termica prodotta si trasforma quindi in energia cinetica mediante normali turbine mosse dal vapore, ed infine in energia elettrica mediante gli stessi principi di una centrale elettrica tradizionale.Produrrà energia elettrica anche durante la notte. L'energia termica è raccolta in speciali recipienti che permetteranno di utilizzare il calore anche in un momento diverso da quello in cui lo si raccoglie. In tale modo, la produzione di energia elettrica potrà avvenire a ciclo continuo anche nelle ore notturne o in assenza del sole. Seppure a minore regime rispetto alle ore centrali della giornata.
Inaugurazione del progetto
La centrale solare termodinamica
Archimede è stata inaugurata il 15 luglio 2010 a Priolo Gargallo (SR), in
Italia presso la Centrale Elettrica ENEL Archimede. Il nome del progetto deriva
da Archimede che usò, secondo la tradizione, i famosi specchi ustori contro le
navi romane durante l'assedio di Siracusa. Il progetto è stato fortemente
voluto dal premio Nobel Rubbia, che ha personalmente lavorato allo sviluppo
della tecnologia del solare termodinamico, aprendo una centrale in Spagna,
avendo incontrato troppe resistenze in patria. Solo dopo molti anni il progetto
è stato autorizzato e sviluppato concretamente in Italia. La centrale solare
termodinamica Archimede è stata inaugurata il 15 luglio 2010 a Priolo Gargallo
(SR), in Italia presso la Centrale Elettrica ENEL Archimede. Il nome del
progetto deriva da Archimede che usò, secondo la tradizione, i famosi specchi
ustori contro le navi romane durante l'assedio di Siracusa.Il progetto è stato
fortemente voluto dal premio Nobel Rubbia, che ha personalmente lavorato allo
sviluppo della tecnologia del solare termodinamico, aprendo una centrale in
Spagna, avendo incontrato troppe resistenze in patria. Solo dopo molti anni il
progetto è stato autorizzato e sviluppato concretamente in Italia.
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