I Partigiani della scuola pubblica rispondono all’ANP: lasciateci scegliere i presidi


 
Si riporta lo stralcio di un articolo di risposta ( dal titolo " La vicepresidente ANP : “Sbagliato che i professoripossano decidere le scuole” PSP: “Allora lasciateci scegliere i presidi! ”) dei Partigiani della scuola pubblica ad un articolo dell’Associazione nazionale presidi: “Se invece di ricercare nella selezione del “docente migliore secondo il quadro politico di sistema” o nella caccia ai “docenti contrastivi” la causa dei guai delle scuole, i dirigenti ANP denunciassero le casse vuote delle pretenziose “ scuole dell’autonomia”, dimostrerebbero maggiore onestà intellettuale. Per capire infatti a che cosa si riferisca la dirigente Cianfriglia quando parla di “docenti migliori” basta leggere tra le righe della sua intervista. I “ docenti migliori” sono per lei, come per gli altri dirigenti scolastici ANP, coloro che sono maggiormente disponibili a lavorare gratis, assolvendo a tutti quegli oneri burocratici le cui responsabilità sono state scaricate sulle spalle dei presidi-manager. Infatti non denunciano i Dirigenti ANP, i quali tengono molto all’amicizia dei decisori politici di turno in cambio di vantaggi economici e di potere, che la legge 107 /2015 è il classico esempio di nozze con i fichi secchi: pochissimi soldi per le funzioni strumentali, carichi smisurati sui dirigenti in cambio della liceità di riversarli sui docenti ricattati grazie ai contratti triennali e alla chiamata diretta, in mancanza di soldi sufficienti per poterli retribuire. A questo sistema di carota e bastone è stato reso funzionale il famoso bonus, una mancetta, che, già misera, al netto delle imposte si riduce oltretutto del 60%”.