I professionali sono scuole di serie B ?


Dai dati provenienti dalle immatricolazioni all’Università dell’anno 2014-2015 risulta che il 92% dei diplomati con voto 100 sceglie di proseguire gli studi, ma la metà circa di questi giovani non mette piede negli atenei. In altre parole si ferma. La situazione diventa più complessa leggendo l’analisi del Miur, secondo la quale solo l’11,4% dei diplomati dei professionali va all’Università, una percentuale che cresce al 30,8% per i diplomati agli istituti tecnici, raggiunge il 66,5% di chi ha una maturità linguistica e svetta oltre l’80% per i liceali. Quindi tra licei e professionali esiste una forchetta di oltre 68 punti. A tal riguardo un altro dato fa riflettere, ed è quello del voto di licenza media utile all’iscrizione nelle scuole secondarie di secondo grado. Tale dato dice: La percentuale degli studenti che si iscrive al liceo è direttamente proporzionale al voto ottenuto. Il 44, 1% degli studenti che escono con un “sei” finisce nei tecnici e il 34,4% ai professionali. Solo con l’otto si invertono le tendenze: il 63,2% sceglie il liceo; il 30,8% i tecnici e il 6% le scuole professionali”. Quindi nella maggior parte dei casi i licei sono frequentati da studenti con voti elevati e i professionali da quelli con voti minimi. Differenze che potrebbero far pensare agli istituti professionali come scuole di serie B.


Aldo Domenico Ficara