Per definire la locuzione “ preside
autoritario “ si riportano testualmente le parole di una sentenza di primo
grado emessa da un tribunale della repubblica italiana, dove chi scrive al posto
del cognome del Ds usa l’incognita x e al posto del nome della scuola
l’incognita y. In una sua parte la sentenza recita così: “ Del resto, è un dato
di fatto che, nella stessa relazione ispettiva ministeriale richiamata
dall’attore per dimostrare l’insussistenza di qualsiasi addebito a suo carico,
si dava conclusivamente atto che, nell’esercizio delle sue funzioni, il preside
x, pur garantendo un buon funzionamento del liceo scientifico “y”, aveva una
tendenza “a sconfinare dall’autorevolezza nell’autoritarismo” e, col suo
carattere intemperante e “piuttosto istintivo”, aveva determinato un clima di
forte tensione nel personale e una diffusa preoccupazione di sbagliare ed
incorrere in richiami del dirigente, alla luce dei vari episodi già sfociati in
plurime azioni legali e disciplinari “.
Quindi, per quanto scritto nella sopra citata sentenza, si può affermare che il “ preside
autoritario “ è quel Dirigente scolastico che ha la tendenza di sconfinare dall’autorevolezza
nell’autoritarismo, ovvero colui che con il suo carattere intemperante crea una
forte tensione nel personale e una diffusa preoccupazione di sbagliare ed
incorrere in richiami.
Tale definizione per molti addetti ai lavori coincide con
quella più colorita di “ Preside sceriffo “, una locuzione che da qualche anno va molto di moda, ma, come
affermato da alti rappresentanti istituzionali, usata solo da insegnanti che
non sono degni di educare.
Aldo Domenico Ficara