La mancata firma di uno dei due genitori rende impossibile
mandare in gita scolastica all'estero la figlia. Così che alla fine la
ragazzina - all'epoca dei fatti, nel 2011, sui 14 anni - è dovuta rimanere a
casa. Questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, almeno dal punto di
vista accusatorio. E che ha innescato un processo di fronte al
giudice del tribunale di Rovigo. L'ipotesi di reato parla di
violazione degli obblighi di assistenza familiare.
La classica imputazione che
fa seguito a numerose separazioni tra coniugi. Ed è proprio questa la
situazione, è stato chiarito ieri in aula, della moglie, che ha sporto querela
e del marito. Tutto comincia nell'imminenza della gita scolastica all'estero.
Nel caso di figli di genitori separati, al di là delle decisioni in materia di
affido prese dal giudice della separazione, per l'espatrio serve la firma di entrambi i genitori. La madre tuttavia dice di non essere riuscita a contattare
il padre per la firma, così alla fine la gita non si concretizza per la
ragazzina. A questo punto parte la querela. L'udienza è poi
stata aggiornata