Gli insegnanti percepiscono lo staff di presidenza come un organo “ leccocratico “ ?



Navigando nel web sullo Staff di presidenza si possono leggere definizioni di questo tipo: “ Lo Staff di presidenza costituito dal Dirigente Scolastico, è un organo consultivo dell'Istituto e dura in carica per l'intero anno scolastico. Di solito oltre al Dirigente scolastico, fanno parte dello Staff: il Direttore dei Servizi Gen. ed Amm.vi, i Collaboratori del Dirigente, i Direttori delle sezioni associate dell'Istituto. Qualora lo Staff debba affrontare specifiche tematiche può essere integrato da personale della scuola particolarmente competente in materia. Nell'ambito dell'attività didattica svolge attività di indirizzo, coordinamento e istruttoria; studia le opportune strategie e predispone il materiale necessario all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa scolastica. Lo Staff Dirigenziale svolge funzioni di supporto all'attività degli organi collegiali, dei gruppi di lavoro e dei singoli docenti. Propone inoltre attività di controllo e verifica volte a valutare l'efficienza e l'efficacia complessiva del servizio scolastico “. Due anni fa, scrivevo sulle pagine de La Tecnica della Scuola tre caratteristiche dello staff di presidenza all’interno  di una riforma poco amata dagli insegnanti. Le tre caratteristiche sono:
1.     Lo staff di presidenza è comprensivo, oltre che dei 2 collaboratori scelti, anche delle Funzioni Strumentali – FS - anche, per quanto in misura ridotta, del DSGA, ma non dei coordinatori  di dipartimento e dei consigli di classe. Scelta quest’ultima che pone interrogativi, ma che è tuttavia comprensibile perché lascia intravedere una visione dello staff come organismo ‘agevole’ e ‘veloce’;
2.     in esso i ruoli tendono a rimanere stabili (la rotazione è praticata piuttosto raramente anche per ragioni legate alla precarietà, e quindi al carosello di un buon 20-30% del personale, e, in parte. alle vicende connesse, in questa fase, col fenomeno delle reggenze);
3.     rispetto alle funzioni, si presentano diversificazioni tra DS e docenti su alcuni aspetti che vale la pena richiamare. Entrambi ritengono, a maggioranza, che lo staff sia, nella loro esperienza (che probabilmente coincide con la loro visione), 'Strumento di collaborazione col DS sul funzionamento didattico-organizzativo della scuola'. Ma i DS considerano lo staff meno rilevante come 'Strumento di collaborazione col DS sul funzionamento organizzativo-gestionale della scuola' e più funzionale rispetto alla prospettiva di una “leadership aperta, allargata”.
A 2 anni dall’entrata in vigore de La Buona Scuola è azzardato dire che  lo staff di presidenza sia percepito dagli insegnanti come un organo “ leccocratico “ ?