Gli scacchi a scuola come strumento pedagogico


 
 
Riportiamo lo stralcio di un articolo, riguardante l’introduzione del gioco degli scacchi come disciplina da praticare in classe nelle nostre scuole,  pubblicato su Repubblica.it  nel febbraio del 2015: “ Dal 2005 al 2014, sotto la supervisione del professor Roberto Trinchero, cattedra di Pedagogia sperimentale a Scienze della formazione dell'Università di Torino, otto ricerche successive su otto classi della terza elementare hanno detto che "il gioco degli scacchi può essere considerato una vera e propria palestra cognitiva". Sì, "la competizione insita nel gioco motiva i ragazzi a cimentarsi con numerosi piccoli problemi per i quali devono pianificare soluzioni possibili, valutarle, decidere la migliore, sperimentare la propria scelta e avere un ritorno quasi immediato delle conseguenze delle proprie decisioni. Questo processo", si legge, "è utile per sviluppare autonomia decisionale, responsabilità verso le proprie azioni e accettazione delle conseguenze".  Le ricerche, successivamente, hanno coinvolto il Cnr di Roma, l'Università di Palermo, l'Università del Piemonte Orientale, il ministero dell'Istruzione, l'Invalsi. E hanno certificato che, quando impiegato come strumento pedagogico, il gioco degli scacchi può supportare il compito degli insegnanti “.

 

Aldo Domenico Ficara