Negli anni sessanta i maestri nell'insegnamento
dell'educazione e del comportamento ogni tanto ricorrevano a una tiratina di
orecchio, una pedata, una sberla sulla coppa del collo, oppure mandavano gli
allievi più indisciplinati dietro alla lavagna di ardesia nera in punizione. Chi
non ricorda la bacchetta in legno che molti maestri usavano ogni mattina? Ad esempio chi
aveva le unghie delle mani sporche, prendeva una bacchettata sopra di esse e
poi via a lavarsi per bene in bagno senza fiatare.
In un articolo pubblicato su
Il Gazzattino .it si fa un elogio di tali comportamenti scolastici scrivendo: “
La severità degli anni 60 nella scuola è stata un insegnamento di civiltà ed
educazione, che adesso purtroppo lascia il tempo che trova. Grazie ai miei maestri
per avermi insegnato il "comportamento" con severità e qualche
benefica sberla al bisogno; in quinta elementare il maestro mi ha fatto
scrivere sul quaderno 300 volte la frase "non devo disturbare"....ed
aveva ragione.
Adesso per una normale nota sul quaderno i genitori dell'alunno
vanno all'indomani dalla maestra e dal Dirigente Scolastico per chiedere
spiegazioni; quando tornavo a casa con una nota del maestro le prendevo
soprattutto da mia mamma senza se e senza ma e a letto senza mangiare.....altri
tempi, indimenticabili “.
Aldo Domenico Ficara