Navigando in Facebook ci si può
imbattere in un post pubblicato da un’insegnante e rivolto ai propri studenti
che hanno appena concluso l’esame di scuola media. Il post recita così: “ Vedrete
i quadri. Tutti promossi. Vedo le vostre facce, i vostri sguardi, qualcuno
felice, qualcuno deluso. Ma una cosa voglio dirvela; nessuno di voi è il voto
che ha preso.
Il voto è sintesi di una serie di elementi, non solo dell’ esame.
Non solo dell’ orale. Ma non è questo che voglio farvi comprendere: il voto
rischia di bloccare le energie vitali che siete, che avete. Voi valete molto
più del voto che vi è stato assegnato. Sono contenta che tutti abbiate fatto un
esame dignitoso, che qualcuno ha intuito di valere anche se nella fase finale.
Sono contenta che molti di voi hanno dimostrato a se stessi e a noi di essere
capaci di prendere la parola.
Ecco: prendere la parola per dire " ci sono
anche io" è un atto rivoluzionario che cambierà la vostra vita. Studiate,
metteteci tutto l' impegno di cui siete capaci perché questo cambierà il mondo.
Siate capaci di sognare un mondo più bello non solo per voi stessi ma per
tutti. Vi ho voluto ( e vi voglio) molto bene. Auguri a tutti “.