Roger Abravanel: eliminare i test di ingresso alle facoltà, utilizzando i test Invalsi

Roger Abravanel , in riferimento alle modalità di accesso ai corsi universitari, così scrive sulle pagine del Corriere della Sera: “ Restituire dignità all’esame di maturità ha un senso morale per ripagare le ansie e l’impegno degli studenti. Ma può anche servire a migliorare una volta per tutte l’attuale inefficace processo di selezione di accesso all’università. E per agevolare quei ragazzi eccellenti, che, indipendentemente dal loro ceto familiare, devono potere andare in università altrettanto eccellenti. Perché, allora, non approfittare di questa innovazione per eliminare i test di ingresso alle facoltà, utilizzando i test Invalsi? Una sperimentazione effettuata al Politecnico di Milano dimostra che è fattibile. Ci vogliono però esiti delle prove Invalsi della quarta superiore e non della quinta che arriverebbero troppo tardi per le iscrizioni all’università. Anche questo è fattibile perché già oggi un numero crescente di studenti ammessi al Politecnico di Milano e alla Bocconi sono stati selezionati con test preliminari in quarta superiore “.

Dal 2008 Roger Abravanel svolge attività di editorialista per il Corriere della Sera. Ha contribuito al dibattito pubblico sul tema della meritocrazia, in particolare grazie al libro che porta l'omonimo titolo, edito da Garzanti nel 2008. Il 15 luglio 2010, insieme al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Mariastella Gelmini presenta il progetto denominato "Piano nazionale per la qualità e il merito" che prevede, per l'anno scolastico 2010/2011, la valutazione degli studenti delle scuole medie italiane e la qualità dell'insegnamento. Nel 2011 il Governo Berlusconi vara la “Fondazione per il merito” e promuove la legge per aumentare il numero di donne nei CDA delle società quotate, proposte entrambe contenute nel saggio. Nel 2010 ha pubblicato il suo secondo saggio, Regole. Perché tutti gli italiani devono sviluppare quelle giuste e rispettarle per rilanciare il paese, con cinque proposte per il miglioramento della capacità competitiva dell'Italia.




Aldo Domenico Ficara