4 punti per capire come funzionerà l’Ape volontaria





Come pubblicata su ANSA.it si riportano i punti principali su cui dovrebbe basarsi l’Ape volontaria, ovvero il pensionamento con 3 anni e sette mesi di distanza massima dalla pensione di vecchiaia. I punti sono:
1.     Al momento della richiesta bisognerà avere almeno 63 anni di età, 3 anni e sette mesi di distanza massima dalla pensione di vecchiaia, 20 anni di contributi).
2.     Chi vorrà usufruire dell'anticipo pensionistico volontario pagherà una rata sulla pensione netta futura da un mino del 2% fino al 5-5,5% medio annuo, ma il valore netto sarà inferiore grazie al credito d'imposta previsto in legge di Stabilità (che può arrivare fino al 50% dell'interesse sul finanziamento e sul premio). L'obiettivo sarebbe arrivare a un Taeg pari al 3,2%.
3.     Una volta chiesta la certificazione della pensione futura all'Inps il lavoratore avrà informazioni su banche e assicurazioni aderenti all'iniziativa e sottoscriverà online la proposta e la quantità prescelta di Ape.
4.     La somma d'anticipo viene erogato in rate mensili mentre all'età di vecchiaia l'Inps erogherà la pensione al netto della rata di ammortamento inclusiva di restituzione del capitale, interessi e assicurazione. Se il pensionato muore prima di aver finito di restituire il prestito l'assicurazione paga il debito residuo e l'eventuale reversibilità viene corrisposta senza decurtazioni. Dopo 20 anni dal pensionamento si completa la restituzione e la pensione torna al livello normale.


Secondo le stime del governo la platea potenziale per l'Ape volontaria sarà di 300.000 persone nel 2017 e di 115.000 nel 2018.