Pendolarismo e Migrazioni del personale docente: da Napoli e Caserta per andare a Roma, dal sud al nord




I dati, diffusi oggi, sono contenuti nel ‘Rapporto 2017 sulle migrazioni interne in Italia’ dell’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche: per i curatori del rapporto le migrazioni e il pendolarismo del personale docente nelle scuole italiane rappresentano “un fenomeno sociale importante e radicato nel tempo”. Per “i docenti non di ruolo le zone di maggiore emigrazione sono risultate Basilicata, Sicilia e Campania, mentre le regioni più attrattive sono Toscana, Piemonte e Lazio: il flusso più consistente va dalla provincia di Napoli a quella di Roma, e dalla Sicilia verso le zone di Milano e Torino. Le province dove l’impatto degli insegnanti migranti è risultato più forte sono state Bergamo, Bologna, Reggio Emilia, Asti e Alessandria”: rimane poi in vita il “pendolarismo quotidiano con partenza notturna degli insegnanti che si muovono dalle province di Napoli e Caserta per andare a Roma, dove si recano per una supplenza anche solo giornaliera”. La distanza media percorsa dai docenti precari di Palermo e Catania è di 788 e 854 Km, con Milano e Torino come destinazioni preferite. La distanza media dei docenti precari della provincia di Napoli che si iscrivono alle graduatorie fuori regione è 523 Km, con Roma, Firenze e Milano come destinazioni preferite. Nell’87% dei casi a muoversi sono le donne.