Se siamo arrivati fino a questo punto è
perché siamo stanchi, stanchi di una
scuola ormai invivibile, stanchi di
essere soli, stanchi di non essere ascoltati! Abbiamo stilato perciò un
documento in cui elenchiamo le motivazioni che ci hanno spinto a manifestare.
Trasparenza
Noi studenti non siamo informati su ciò
che accade nel contesto scolastico. Non siamo a conoscenza degli avvenimenti
che ci riguardano in prima persona né di quelli che ci toccano in maniera
marginale che però si ripercuotono inevitabilmente su di noi. Non siamo
informati riguardo all’utilizzo dei fondi scolastici presenti all’interno del
nostro istituto, su come vengano amministrati ed utilizzati, né siamo a
conoscenza su come i nostri versamenti annui vengano gestiti.
Sicurezza
Noi studenti non siamo informati sulle
condizioni di sicurezza dell’edificio scolastico. Vediamo pezzi di intonaco che
cadono, aree inutilizzabili, come la nostra biblioteca ed
alcune aule. Ci chiediamo se le scale siano idonee ed agibili ed in grado di sostenere l’alto numero di
alunni presenti, visto che durante le prove di evacuazione si sono creati degli
ingorghi così come se ne creano nei giorni in cui tutte le classi escono alla
stessa ora.
Accade spesso che alcuni professori lascino le proprie classi
scoperte, si presentino alle lezioni con largo ritardo o che interrompano l’ora
di lezione lasciando la classe priva di sorveglianza sino al termine dell’ora
o non facciano lezione affatto, seppur
presenti a scuola, per poi recarsi in aula a fine ora o nelle ore successive
per firmare i registri.
Incontri con la dirigente
All’interno del nostro istituto è
necessario prendere un appuntamento con la DS prima di poter conferire con lei
e, quando ci viene “concesso”, può accadere che ci venga poi comunicato che “la
dirigente è impossibilitata a riceverci”.
Viaggi di istruzione
Da qualche anno a questa parte rileviamo
che l’organizzazione dei viaggi di istruzione è poco efficiente, le mete sono
definite in maniera vaga, le gare d’appalto svolte con ritardi che comportano il
pagamento di spese più elevate, Soprattutto, ci troviamo a svolgere viaggi
d’istruzione privi di programmi o con programmi imprecisi ed irrealizzabili. A
causa di tale gestione spesso noi studenti ci ritroviamo a non poter usufruire
di ingressi o servizi previamente pagati senza essere rimborsati.
Censura e rispetto
Da qualche anno a questa parte nel
nostro istituto noi studenti non siamo più liberi di esprimere i nostri
pensieri, i nostri disagi ma, soprattutto, noi stessi. Non siamo più liberi di
chiedere chiarimenti o di esprimere disappunto soprattutto per tutte le
questioni sopracitate.
Non ci sentiamo
liberi di uscire dalle ideologie che ci sono state imposte, di fare le nostre
considerazioni senza scontrarci con atteggiamenti di ostilità ed intimidazione
nei nostri confronti.
Atteggiamenti che non ci fanno sentire
rispettati prima che come studenti come ESSERI UMANI. Prima di essere studenti
siamo PERSONE come ogni componente
dell’Istituzione scolastica.
Noi studenti chiediamo che all’interno
del “Punzi” questi valori fondamentali vengano rispettati.
Chiediamo il rispetto della libertà di espressione, di parola e di pensiero.
Chiediamo che ci ritorni il rispetto che
diamo.
Chiediamo di essere trattati come
PERSONE e non come “numero di iscritti”.
Chiediamo di essere ascoltati.
Non siamo studenti che scioperano senza
ragioni o che semplicemente vogliono saltare le ore di lezione.
Noi
semplicemente crediamo in ciò che facciamo, ma soprattutto continuiamo a
riporre fiducia e speranza in un sistema scolastico che tutto
ci ha promesso e nulla ci ha dato.
Crediamo
negli ideali di una scuola sana e vera, una scuola trasparente ed educante che
tuteli i nostri diritti!
Crediamo
in una scuola che ci incuriosisca e ci faccia venire la voglia di andarci ogni giorno.
Crediamo
in una scuola di qualità vera, non di facciata.
Crediamo
in una scuola sicura e accogliente.
Crediamo
in una scuola che ci formi al pensiero critico e consapevole.
Crediamo
in una scuola in cui essere studenti non voglia dire temere ogni singolo giorno
di fare o dire la cosa sbagliata.
Crediamo
in una scuola dove non è necessario lottare contro tutto e contro tutti per
ottenere il rispetto dei diritti fondamentali
Forse siamo degli ingenui, ma
continuiamo a crederci perché l’istruzione è il nostro futuro. L’istruzione è
quello che saremo domani. L’istruzione siamo noi studenti e noi CREDIAMO IN NOI
!
RTS rimane a disposizione di tutti coloro che vogliano dire la loro su tale documento