Onorevoli in aula, se no perdono 500 euro al giorno

Il deterrente funziona: + 20% di presenze. Ma c'è chi firma e se ne va. Borghesi (Idv) accusa Brunetta

Onorevoli fannulloni? Da un mese a questa parte, pare di no: la presenza media dei deputati in aula è aumentata del 20%, anche nelle commissioni e nelle giunte. Effetto del governo Monti? Mano sul cuore in un momento di crisi del paese? No, una cosa molto meno romantica: una norma introdotta un mese fa che lega una quota della diaria (fino a 500 euro) non solo alle presenze nell’aula della Camera ma anche in commissioni e giunte. E il presidente della commissione Lavoro, Silvano Moffa, conferma: "Diciamo che le sedute sono più partecipate. Anche se da noi non ci sono stati mai fenomeni di assenteismo diffuso. Però il deterrente aiuta”.





Pagare moneta vedere cammello? Non proprio, perché il fenomeno dei "furbetti" che entrano in commissione, firmano la presenza e poi escono, non cessa. Antonio Borghesi dell'Idv lancia un sasso a Renato Brunetta, ex ministro e nemico giurato dei fannulloni: "Vogliamo parlare dell’ex ministro Renato Brunetta, che da noi in commissione Bilancio firma e spesso dopo cinque minuti va via? E poi, lui come gli altri, per tutto il giorno sono a posto, anche se la commissione si riunisce altre tre volte in giornata”.
Brunetta, piccato, risponde: "Io lavoro dalla mattina alla sera. Non mi occupo di queste bassezze”. Pure ironico. Rimane il fatto che, ancora una volta, la cosa pubblica sia proprio una "cosa", misteriosa, per molti nostri rappresentanti.


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