Tavolo Regionale della Toscana per la difesa della Scuola Statale

Hanno aderito finora al tavolo regionale della Toscana: Sinistra per la Costituzione, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, PdCI, Socialismo 2000, Federazione della Sinistra di Firenze, VERDI, Per unaltracittà, FLC- CGIL di Firenze, Cobas di Firenze, Unicobas, Federazione RdB-CUB, Pd della Versilia, ANIEF Toscana, IdV, il coordinamento UAAR della Toscana, Com. di Firenze “Per la scuola della Repubblica”, ANPI Prov.e Firenze, CIDI di Grosseto, Coord Gen. Dem. (CGD), Sinistra Unita e Plurale di Firenze ( SUP), Alternativa ed inoltre il Collettivo Insegnanti Precari/e e Inoccupati/e (CIPì), il coordinamento Prov.le di Pistoia per la difesa della scuola pubblica, il Comitato della Valdinievole in difesa della scuola pubblica ed i rappresentanti dei Comitati genitori-insegnanti di Firenze, Empoli, Fiesole, Pontassieve, Londa, Dicomano, S. Godenzo, Scandicci, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli, Vicchio, Versilia, Prato, Arezzo, Grosseto, Livorno, Pistoia e S. Miniato, M. Luisa Moretti, Assessore P.I. del Comune di Fiesole e Lorenzo Del Zoppo, Assessore PI del Comune di Vecchiano.




10 SI e 10 NO

1        SI all’incremento progressivo della spesa per la scuola (edilizia, organici, sostegno e scuola dell’infanzia)
          NO alle spese militari per le cd missioni di pace ed ai finanziamenti pubblici diretti ed indiretti alle scuole private, anche se paritarie.
2        SI alla scuola pubblica dell’infanzia per tutti.
          NO alle convenzioni  con le strutture private ed a qualsiasi forma di sistema integrato pubblico-privato.
3        SI all’estensione dell’obbligo scolastico fino al 18° anno di età con un biennio unitario
          NO all’adempimento dell’obbligo nella formazione professionale e nell’apprendistato.
4        SI ad una politica per la lotta alla dispersione scolastica ed in primo luogo all’estensione del tempo pieno nella scuola primaria e media
          NO ai progettifici selvaggi e talvolta clientelari.
5        SI alla qualità ed alla sicurezza della scuola con la riduzione del numero di  alunni per classe fino ad un massimo di 25 (ed in ogni caso nel rispetto della normativa per la sicurezza) e con gli  interventi adeguati per il sostegno e per l’integrazione degli stranieri.
          NO alle classi “pollaio” ,ai tagli al sostegno ed ai megaistituti scolastici  ingovernabili e didatticamente inadeguati
6        SI alla stabilizzazione del personale precario ed all’organico funzionale di istituto e di rete, previa abrogazione dei limiti introdotti con il DL n. 112/08 ed al reclutamento, dopo l’esaurimento delle graduatorie esistenti, sulla base di concorsi trasparenti.
          NO alle assunzioni per chiamata in deroga alle graduatorie permanenti ed al principio  costituzionale del concorso pubblico
7        SI alla libertà di insegnamento ed alle forme di autovalutazione e di rendicontazione sociale.
          NO alle interferenze esterne di aziende private e degli esecutivi locali, regionali e ministeriali ed alle valutazioni condizionanti  come i test INVALSI.
8        SI alla laicità della scuola ed al pluralismo culturale.
          NO alle ingerenze confessionali ed al preminente ruolo assegnato all’IRC ed a qualsiasi forma di discriminazione per motivi religiosi, razza e lingua.
9        SI al rafforzamento della democrazia scolastica sia a livello di istituto che nel territorio e nazionale del sistema scolastico statale ed al conseguente ridimensionamento del ruolo del D.S. e del Ministro.
          NO al processo di aziendalizzazione e di regionalizzazione, governato dai dirigenti scolastici e, con una  commistione di ruoli, dagli assessori regionali e  dal Ministro.
10      SI al mantenimento del valore legale del titolo di studio a garanzia del principio costituzionale dell’uguaglianza e della scuola per tutti.
          NO alla privatizzazione del sapere che riprodurrebbe le differenze tra le classi sociali e vanificherebbe la funzione istituzionale della scuola statale.