Concorso DS: gli scritti dimostrano l’inefficacia della prova preselettiva



In una lettera inviata alla redazione di La Tecnica della Scuola una docente aspirante DS in Calabria, rivela che ha avuto modo di visionare i criteri di valutazione verbalizzati dalla Commissione (tra cui c’è anche quello di non correggere la seconda prova se la prima era stata insufficiente) e alcuni elaborati anonimi, fotocopiati da colleghi.


 

I criteri, sempre per quanto riferito dalla docente,  sono: pertinenza alla consegna e puntualità dei riferimenti normativi; conoscenza dell’argomento, completezza, organicità, coerenza logica; chiarezza, correttezza, padronanza della lingua; rielaborazione personale, originalità della trattazione., mentre  nei compiti giudicati sufficienti si riscontrano dei gravissimi errori grammaticali e sintattici. Solo per citare qualche esempio:

- Dell’Piano dell’offerta…
- Un ora
- Soprattuto (ripetuto almeno due volte in tre righe)
- La cultura criminale e mafiosa che deprimono…
- È questa condivisione, presente in una comunità scolastica, che lega ad operare in maniera….

Considerando vera la testimonianza di questa insegnante, ed in attesa di un'eventuale risposta da parte della commisione della Calabria, la selezione fatta il 12 ottobre 2011 dimostra di non aver avuto alcun riscontro qualitativo, ma solo numerico. Un motivo in più per meditare bene, prima di mandare in pensione forzata  centinaia di Presidi,  sicuramente più abili  nella lingua italiana ed in tante altre competenze scolastiche.

Aldo Domenico Ficara