Concorso DS: l’ombra dell’annullamento



Mentre le commissioni regionali stanno completando le correzioni degli scritti, con percentuali di ammessi alle prove orali sempre al di sotto del 50%, torna a far parlare di sé  il sindacato ANIEF, che tanto si era speso, dopo la preselettiva, sia al TAR del Lazio che  al Consiglio di Stato,  nel tentativo di far valere i presunti diritti offesi di migliaia di docenti esclusi,  da una prova offesa a sua volta dai  numerosi errori docimologici posti al suo interno.
La notizia, riportata sul sito dell’ANIEF, è la prossima presentazione di un esposto alla Corte dei Conti a seguito della mancata decisione da parte del MIUR  di interrompere il concorso per diventare dirigente scolastico. Il MIUR qualche giorno fa ha comunicato  il compenso delle commissioni esaminatrici, compensi  che non possono eccedere i  2.051,70 euro, con la sola eccezione dei presidenti per i quali l’importo va incrementato del 20%.  Quindi,  secondo ANIEF,  il MIUR  è responsabile di impiegare soldi pubblici per un concorso che probabilmente sarà annullato. Infatti, il sindacato siciliano è convinto che il prossimo 22 novembre, in occasione dell’udienza fissata eccezionalmente in tempi brevi, a seguito delle sollecitazioni provenienti dai giudici di secondo grado, il Tar non potrà che dimostrare l’avvenuto danno erariale. Inoltre l’ANIEF  ricorda che sta puntualmente impegnandosi, attraverso una serie di motivi aggiunti inviati al Tar del Lazio, anche contro gli esiti delle prove scritte del concorso per dirigente scolastico pubblicati in questi giorni dagli Uffici Scolastici Regionali. Da notare che questi ulteriori ricorsi agli esiti delle prove scritte, potrebbero creare dei paradossi, come , ad esempio, quello di chi dopo il 12 ottobre, con il supporto sindacale dell’ANP, si era opposto ai ricorsi ANIEF, ed oggi per ricorrere alla propria esclusione si fa difendere dal sindacato che osteggiava qualche mese prima.  Ricorsi e controricorsi che sicuramente condizioneranno i futuri equilibri concorsuali.

Aldo Domenico Ficara