Il ciclone “spending review” si abbatterà ancora una volta sulla scuola

(Articolo di Lucio Ficara 03 maggio 2012)
I meteorologi, ci stanno informando che il ciclone “spending review” ha preso una chiara direzione e colpirà la zona scuola, con tutte le immaginabili conseguenze nefaste.
Dopo il triennio di gelminiana memoria (2009-2011) che ha colpito la scuola sia dal punto di vista economico-finanziario e sia da quello dei diritti contrattuali, pensavamo che la scuola avesse contribuito, al massimo delle sue possibilità, al risanamento del Paese. E’ giusto ricordare, che l’art.64 della legge 133/2008 ha fortemente ridotto la forza lavoro all’interno delle scuole , riducendo, come scritto al comma 2, del 17 % la consistenza numerica del personale amministrativo. tecnico e ausiliario. Ovviamente non si sono fatti sconti nemmeno al personale docente che è stato ridotto in virtù del comma 1 e 4 dello stesso art.64 della L.133/2008 di ben  87341 unità. E’ doveroso ricordare che, il comma 9 dell’art.64 , che prevedeva il reinvestimento del 30% delle economie ricavate e prescritte nel comma 6 a favore della valorizzazione professionale docente, è stato miserabilmente tradito e fino ad ora mai applicato. Non solo non ci sono state “restituite”, secondo quanto previsto dalla stessa legge 133 , risorse economiche per circa 2400 milioni di euro, ma addirittura ci sono stati bloccati, fraudolentemente,  per almeno un biennio gli scatti di anzianità maturati secondo contratto. Mentre nell’ultimo anno la benzina è aumentata del 20% e il potere d’acquisto dei nostri stipendi è fortemente diminuito, al ministero della pubblica istruzione, nonostante sia arrivato un ingegnere che, pur sapendo che i neutrini viaggiano attraverso la materia, attua con perfetta continuità,  la stessa agenda politica della Gelmini. Prima di lasciare il dicastero di Viale trastevere , l’onorevole ministro che pensava di aver contribuito alla grande opera del tunnel che collega Ginevra al Gran Sasso, ha contribuito, con la legge 111 del luglio 2011 , a colpire nuovamente l’esanime scuola. Infatti la legge 111/2011 ha imposto alle Regioni di costituire istituti comprensivi (scuola, infanzia, elementare e media) con almeno mille studenti, con la conseguente perdita del posto per dirigenti scolastici, Dsga e personale amministrativo. Questo lavoro di dimensionamento è stato reso ancora più complesso dal sopraggiunto patto di stabilità (novembre 2011) che in corso d’opera ha modificato i parametri minimi per mantenere l’autonomia scolastica. Da sei mesi ormai il testimone della guida del MIUR è passato dalla Gelmini al nuovo ministro Profumo, ma nessuno si è accorto di un cambio di passo politico. Tra le cose interessanti dette dal nuovo Ministro c’è stata sicuramente la proposta di passare all’organico funzionale, superando l’attuale meccanismo che vede prima un organico di diritto, poi corretto in organico di fatto. Purtroppo la buona idea dell’organico funzionale è stata subito annacquata con la rigidità di legarlo all’art.64 della legge 133, che renderà l’idea del organico funzionale uno strumento inefficace. E’ di poche ore fa la notizia che sull’Italia si sta per abbattere un altro ciclone, che quasi inevitabilmente colpirà ancora una volta anche la scuola. Si tratta del ciclone “spending review”, che i ben informati dicono, che oltre il risparmio sugli immobili di proprietà del MIUR e sugli affitti di alcune scuole e di un uso disinvolto di distaccamenti scolastici a spese delle province, ci sarà un ulteriore taglio sugli organici, sulla stessa direzione  dell’art.64 della legge 133/2008. Per dare seguito alla colossale bufala della Lucrezia Stellacci, pare sia scontato anche un duro intervento sui distacchi e comandi del personale, compresi gli esoneri dei sindacalisti. In ultima istanza si starebbe pensando alla soppressione degli uffici territoriali (ATP), accorpandoli in parte agli USR Regionali e in parte alle stesse scuole. Dunque i meteorologi, ci stanno informando che il ciclone “spending review” ha preso una chiara direzione e colpirà la zona scuola, con tutte le immaginabili conseguenze nefaste.

Lucio Ficara