L’effetto domino che si abbatte contro il dimensionamento scolastico

di Lucio Ficara 12 agosto 2012   Sulla scia illuminante della  sentenza nr. 147/2012 della Corte Costituzionale  ,  che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale  dell’art.19, comma 4, del decreto legge  n.98 del  2011, convertito in legge n.111 del 15 luglio 2011, è arrivata un’altra sentenza del TAR di Reggio Calabria che evidenzia delle peculiarità. Si tratta della sentenza n. 516  del 7 agosto 2012 che esplicita, riguardo il dimensionamento fatto d’imperio dalla regione Calabria.
In tale sentenza si  sottolineano  l’irrazionalità e la mancanza di motivazione delle aggregazioni di scuole , tese a “rafforzare” un polo scolastico piuttosto che un altro. Nella sentenza si sottolineano leggerezze legislative sia formali che di sostanza. Inoltre nella stessa sentenza si riconosce il fatto che non è indifferente alle famiglie in primo luogo ed anche al personale docente e non docente, la riferibilità ad una specifica Direzione didattica o dirigenza di scuola secondaria di primo grado, sia sotto il semplice profilo logistico, sia in relazione alla responsabilità direzionale dalla quale dipende  il  corretto  e  buon  andamento  dell’insegnamento  e  della  vita  della  comunità d’insegnamento. Si tratta di una sentenza che tiene conto sia dei diritti dei lavoratori che dei diritti dei discenti e delle loro famiglie. Un’altra aspetto della sentenza è riferibile al contingente di posti concessi per le immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici. Infatti per la Calabria i posti messi a disposizione per le assunzioni dalla graduatoria di merito del concorso a dirigente scolastico sono zero. Infatti bisogna ricordare  che in Calabria l’applicazione restrittiva dell’art.19, comma 4 , della legge n.111 del luglio 2011, ha azzerato tutti i 108 posti a dirigente scolastico messi a concorso con il DDG del 13 luglio 2011. Alla luce di questa  situazione venutasi a creare in Calabria a seguito dell’espletamento del concorso a dirigente scolastico bandito per 108 posti, poi venuti meno a seguito del dimensionamento scolastico, potrebbe aprirsi uno scenario positivo per i 98 vincitori  che, diversamente, continueranno a fare i docenti per molti anni ancora. In buona sostanza la sentenza del TAR di Reggio Calabria evidenzia che i provvedimenti di dimensionamento scolastico  devono tenere conto del disagio di chi opera professionalmente nell’ambito della scuola, soggetti ai quali va pertanto riconosciuta la legittimità di ricorrere avverso un dimensionamento definito illogico . Per cui la pronuncia di incostituzionalità avuta con la sentenza 147/2012 della Corte Costituzionale ha generato un effetto domino con le sentenze della Basilicata e adesso anche della Calabria.