“Che tempo che fa” e gli "sfonnoni" di Monti e di Profumo.

di Vincenzo Pascuzzi – 27 novembre 2012

Massimo Gramellini ieri (lunedì 26 nov.) ha cercato di rimediare, riparare, compensare quanto dichiarato sugli insegnanti ("docenti conservatori e corporativi", ecc.) da Mario Monti il giorno prima nella stessa trasmissione di Fabio Fazio.

Dichiarazioni improvvide, quelle di Monti, e che costituiscono un'enorme gaffe, un'autentica balordaggine, un vero sfonnone (come dicono a Roma) offensivo, gratuito, a danno degli insegnanti e della scuola tutta, che hanno messo ben a fuoco la alterata e irreale rappresentazione della realtà scolastica, nella quale credono di muoversi e cercano di operare, il governo e il ministro Profumo.




Nelle 24 ore tra la prima e la secoda puntata, già numerosissime erano state in rete le repliche a questa infelicissima uscita montiana, tra l'altro, grossolanamente errata. Le ore in più "proposte" non erano due ma sei - tre volte tanto! - e non di lavoro ma di lezione in classe (cioè corrispondenti a circa il doppio o il triplo in ore di lavoro!). Non conviene aggiungere altro.

Pur dopo le dichiarazioni di Gramellini, quelle di Monti resteranno impresse come cicatrici nella mente e nella memoria dei docenti!

Un altro sfonnone di Monti riguarda proprio il ministro Profumo, autore e responsabile della proposta delle sei ore di lezione in più. Ha affermato Monti: «La scuola per noi non è affatto poco, è molto importante. L'abbiamo affidata al prof. Profumo: fra il meglio che c'è in circolazione.»

Questa affermazione poteva forse essere proposta e apparire credibile all'inizio, un anno fa, se riferita a Profumo buon rettore e possibile (?) buon ministro.

Ma dopo un anno trascorso al Miur di viale Trastevere, i crudi fatti smentiscono pienamente e senza appello le aspettative. In rete, Google.it conferma e testimonia: chi cercasse "Profumo peggio di Gelmini" riceverà link a bizzeffe!

Chi volesse un riassunto - tipo bignami - delle condizioni attuali della scuola può cercare, sempre in rete, il documento del 21 nov. 2012 dei docenti dell'I.P. Luigi Cossa di Pavia.

Tutti sanno dell'iper-concorsone a cattedre con 321.210 partecipanti che verranno pre-selezionati il 17-18 dic. con test di 50 domande a scelta multipla - tipo Invalsi - con modalità mai sperimentate né simulate in precedenza. Vedremo a breve.

Da ultimo, la già citata vicenda delle ore in più proposte da lui stesso, Profumo, ma respinte in parlamento all'unanimità da tutti i partiti e perciò occasione mancata di conseguenti e dovute dimissioni. Invece tutto a tacere.

Infine la lettera aperta del ministro del 22 nov., forse scritta in fretta, sotto dettatura e che è stata trascurata rispetto alle più gravi dichiarazioni di Monti in tv, contiene anch'essa sfonnoni e distorsioni notevoli, non consone e adeguate a un buon ministro.

Sottolineiamo, ma senza esprimere commenti, alcune parti della lettera di Profumo:
1) "il grande disagio .... trascende dalle politiche scolastiche.";
2) "L’ascolto è parte del mio lavoro, e molte volte ho dialogato";
3) "Il mio impegno .... invertire la rotta degli ultimi anni,";
4) "il disegno di legge 953, detto comunemente “ddl Aprea”;
5) "saper cambiare idea dopo aver ascoltato e tastato il polso".

Roma, 27 novembre 2012

Vincenzo Pascuzzi