APPELLO A TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA: NON COLLABORARE AL CONCORSO-TRUFFA!

Perché siamo contrari al concorso indetto dal ministro Profumo?

1) Perché il concorso sottopone ad un ulteriore, inaccettabile selezione i lavoratori precari della scuola, insegnanti già ampiamente formati e selezionati, i quali da anni garantiscono il funzionamento del sistema di istruzione statale in Italia ed hanno acquisito nel tempo una preziosa esperienza. Questo personale andrebbe valorizzato e immesso immediatamente in ruolo, e non umiliato con una nuova, durissima selezione, che inoltre non dà nessun valore, nella valutazione dei titoli, al servizio svolto: si fa un concorso per insegnare nella scuola e l’esperienza di insegnamento nella scuola non vale nulla!






2) Perché il concorso nasconde l’attacco alla scuola pubblica, iniziato dalla Gelmini e continuato da Profumo. Non soltanto il nuovo ministro si è guardato bene dal restituire alla scuola gli 8 miliardi sottratti dal precedente Governo; è andato molto oltre. Ricordiamo alcuni provvedimenti tentati o messi in atto: conversione forzosa degli inidonei nel personale Ata, conversione dei soprannumerari in classi di concorso per le quali non sono abilitati, innalzamento dell’orario cattedra dei docenti della secondaria a 24 ore. Il quadro quindi non è cambiato e l’imperativo è sempre lo stesso: tagliare! Giocandosi sul piano propagandistico il concorso, il Governo cerca di nascondere tutto ciò. Mettendo a bando un numero risibile di posti (meno di 12.000 a fronte di più di 100.000 incarichi conferiti annualmente ai precari) Profumo intende far passare all’opinione pubblica l’idea che il Governo stia investendo sulla cultura.

3) Perché è inaccettabile che degli insegnanti siano selezionati con i criteri individuati dal Ministero. La prova preselettiva al concorso non valuta le conoscenze e le capacità didattiche dei candidati, ma consiste in un’incredibile serie di quiz di logica, comprensione verbale, informatica e lingua straniera, spessissimo elaborati in modo ingannevole (provate a farne uno sul sito del Miur!), da espletare in 50 minuti. La prova si passa se ci si addestra ed è quasi impossibile superarla senza aver speso ore e ore nell’addestramento. Dunque uno studio mnemonico e meccanico, da mettere alla prova in quesiti spesso fatti appositamente per spingere all’errore il candidato. L’esatto opposto di ciò che facciamo noi in classe con inostri studenti!

4) Perché riteniamo che tali modalità di valutazione, se accettate, presto saranno utilizzate per l’intera categoria dei docenti. Il Governo ha spesso dichiarato di voler introdurrecriterimeritocratici nella scuola.
Profumo ha ripetuto più volte che la scuola non deve aver paura della valutazione. A nostro modo di vedere ciò significa che, nei progetti di chi ci governa, gli insegnanti per ottenere un avanzamento di carriera dovranno sottoporsi a questionari come quelli propinati ai precari. L’intento ci sembra chiaro: dare alla scuola sempre meno e scatenare una lotta tra lavoratori per chi potrà avere quel poco che viene elargito.
Quiz come questi potranno presto essere usati per decidere chi ha diritto a uno scatto di anzianità e chi no!

Il Ministero ha scelto vari istituti scolastici come sedi in cui la prova preselettiva del concorso sarà somministrata ai candidati il 17 e 18 dicembre 2012. Dunque molti istituti saranno chiamati a collaborare all’espletazione delle operazioni e con essi gli insegnanti che vi lavorano, che verranno probabilmente reclutati come sorveglianti.

Il Coordinamento delle Scuole di Roma chiede a questi colleghi di rifiutarsi di svolgere qualsiasi attività inerente al concorso in modo da lasciare il ministro senza personale e per dimostrare che l’opposizione a tale iniziativa non riguarda soltanto i precari ma appartiene all’intero mondo della scuola.

Coordinamento delle scuole di Roma

http://coordinamentoscuoleroma.files.wordpress.com/2012/12/non-collaborare-al-concorso.pdf