Concorso docenti: Indicazioni relative allo svolgimento delle prove orali.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico – UFF. Terzo

Prot. n. 3833 Roma, 17 aprile 2013

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

OGGETTO: Concorso docenti –DDG. n. 82 del 24 settembre 2012 – Indicazioni relative allo svolgimento delle prove orali.

Si forniscono di seguito alcune indicazioni utili a garantire l'uniformità dell'attività delle commissioni di esame durante lo svolgimento delle prove orali.
La prima raccomandazione, attiene anzitutto alla scrupolosa osservanza delle disposizioni contenute nel Bando, Allegato 3, “Avvertenze generali”:
“La prova orale, distinta per ciascun posto o classe di concorso, e unica per ciascuno degli ambiti disciplinari 1, 2, 4 e 5 (1), ha per oggetto le discipline di insegnamento e valuta la padronanza delle medesime e la capacità di trasmissione da parte del candidato, la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e agli studenti con bisogni educativi speciali. La prova orale valuta altresì la capacità di conversazione nella lingua straniera prescelta dal candidato, ove detta competenza non sia già richiesta per l’insegnamento cui si concorre. Per la scuola primaria la lingua è l’inglese. Per l’ambito disciplinare n. 5 (inglese e francese) la prova orale si svolge nella lingua straniera. La prova orale consiste: a) in una lezione simulata, della durata di 30 minuti, su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima della data programmata per la sua prova orale. A tal fine la commissione predispone un numero di tracce pari a tre volte il numero dei candidati. Le tracce estratte sono escluse dai successivi sorteggi; b) in un
colloquio immediatamente successivo, della durata massima di 30 minuti, nel corso del quale sono approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione di cui alla lettera a).
La prova orale si svolgerà nell'ordine stabilito dalla commissione esaminatrice.
La prova orale dei candidati ai posti di insegnamento della scuola primaria comprende anche l’accertamento della conoscenza della lingua inglese. Per tale prova è richiesta la conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue”.







Per facilitare l’interpretazione operativa delle su riportate disposizioni si riassumono di seguito le questioni più rilevanti.
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
Per fare in modo che la prova orale si concluda in tempo utile all’immissione in ruolo dei vincitori del concorso (1 settembre 2013), è necessario che le SS.LL., dopo la conclusione delle attività didattiche, definiscano il relativo calendario prevedendo la possibilità che le commissioni di esame operino anche in orario antimeridiano. Tale possibilità rimane, ovviamente, preclusa per le commissioni i cui componenti siano impegnati anche nei
concomitanti esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione.
Qualora siano state costituite sottocommissioni, i candidati ammessi a sostenere la prova orale dovranno essere assegnati alle stesse secondo criteri di suddivisione casuali e funzionali al raggiungimento dell’obiettivo sopra indicato.
Con riguardo a quanto disposto dall’art. 10, comma 3, punto a), del DDG. n. 82 del 24 settembre 2012, secondo cui la traccia della lezione simulata deve essere estratta dal candidato 24 ore prima della data programmata per la prova orale, dati i tempi ristretti si invitano le SS.LL. a rendere possibile la suddetta estrazione nella giornata di domenica per consentire lo svolgimento degli esami anche di lunedì.
In merito alle prove orali dell’ambito 9, si ricorda che i candidati delle classi di concorso A051 e A052 dovranno obbligatoriamente superare la prova orale di Italiano, storia e geografia, prima di sostenere quelle di Latino e/o di Greco, anche nel caso in cui , nella domanda di partecipazione al concorso, non abbiano richiesto le classi di concorso comprese nell’ambito 4.
Per quanto attiene gli ambiti c.d. “a cascata”, se il candidato ha scelto di partecipare solo per la classe di concorso più ampia (ad es. , Ambito 8 – Classe di concorso A049 - Matematica e Fisica), il mancato superamento di una delle prove scritte previste (nell’esempio fatto, Fisica) non consente l’accesso alla prova orale di altra classe di concorso presente nell’ambito (nell’esempio fatto, cl. A047 – Matematica), se quest’ultima non sia stata specificamente richiesta dal candidato all’atto della presentazione dell’istanza di partecipazione al concorso (cfr., articolo 3, del citato decreto direttoriale di indizione).
DURATA DELLA PROVA
Per la lezione simulata i 30 minuti previsti hanno il significato di un vincolo temporale intrinseco alla modalità di svolgimento della lezione simulata. Non sono dunque né un tempo massimo, né un tempo minimo ma un tempo da rispettare. Ciò vuol dire che le commissioni dovranno valutare anche la capacità del candidato di riuscire a regolare i tempi della sua presentazione. Realisticamente le commissioni potrebbero decidere che venga considerato rispettato il vincolo temporale quando il candidato svolge e completa la lezione simulata in un tempo compreso tra 25 e 35 minuti.
Per il colloquio successivo, invece, il candidato ha un vincolo massimo di 30 minuti e quindi l’intero colloquio potrebbe svolgersi anche in un tempo inferiore.
LEZIONE SIMULATA
Si sottolinea anzitutto che nelle avvertenze generali, a proposito della prova orale, si parla di “discipline di insegnamento” e non di “programmi d’esame”. Ciò vuol dire che l’intera prova orale, lezione simulata e colloquio successivo, verte sugli argomenti previsti per i diversi gradi di istruzione e per le diverse discipline di insegnamento come risultano, a seconda dei casi, dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” (D.M. 254/2012), dalle “Indicazioni nazionali per il sistema dei licei” (D.M. 211/2010) e dalle “Linee guida per gli istituti tecnici e professionali” (Direttive n. 57 e 65 del 2010).
Le tracce predisposte dalla commissione in un numero pari al triplo del numero dei candidati sono formulate in modo tale che il candidato possa dimostrare le seguenti competenze:
a) padronanza delle discipline di insegnamento;
b) capacità di comunicazione;
c) capacità di progettazione didattica anche con riferimento alle TIC e agli alunni con bisogni educativi speciali.
Sembra quindi opportuno che, anche nella formulazione delle tracce, risulti chiaramente che la lezione simulata non serve per esporre un argomento “come se ci si rivolgesse a degli studenti”, la qualcosa risulterebbe anche artificiosa, ma per consentire al candidato di dimostrare di essere in grado di progettare un’attività didattica reale, esplicitandone gli elementi essenziali:
  • il tema prescelto;
  • l’ordine o l’indirizzo scolastico;
  • l’età degli alunni;
  • la durata della proposta;
  • gli strumenti e i materiali previsti anche con riferimento a tecnologie avanzate e alla presenza eventuale di alunni con bisogni educativi speciali. Si fa presente che sugli alunni con bisogni educativi speciali la complessa letteratura scientifica sull’argomento è stata recentemente oggetto di un chiarimento normativo con un’apposita direttiva del Ministro dell’Istruzione del 27/12/2012.
E’ opportuno far presente che durante i trenta minuti della lezione simulata il candidato non venga interrotto dalla commissione, né da altri, al fine di consentirgli di esprimere al meglio le sue capacità e anche per evitare contestazioni sull’effettivo tempo a disposizione del candidato.
COLLOQUIO SUCCESSIVO
L’impostazione e la conduzione del colloquio successivo alla lezione simulata è rimesso alle scelte e alla discrezionalità della commissione. La finalità del colloquio è comunque quella di analizzare ed approfondire i contenuti e le scelte metodologiche relativi alla lezione simulata.
Si potrà trattare di approfondimenti di carattere disciplinare che consentano di mettere in risalto l’ampiezza e la profondità delle conoscenze del candidato, oppure di sollecitare il candidato a giustificare e ad arricchire le scelte didattiche illustrate, facendo anche riferimento alle modalità di documentazione e di verifica.