Mentre i grillini dicono no a tutto e tutti, inizia la "fase tre" della spending review



Mentre il M5S dice no all'ipotesi di governo Bersani, dice no all'ipotesi Prodi al Quirinale, dice no a tutto e a tutti, il "rapporto Giarda", anticipa al parlamento una relazione sui nuovi tagli da praticare all'Università e alla ricerca, in altre parole inizia la "fase tre" della spending review. Si tratta di tagli che erano stati sospesi e ritirati durante l'estate del 2012 dall'attuale Ministro Profuno,  a seguito delle forti manifestazioni di dissenso da parte degli enti di ricerca. Ma adesso il problema ritorna a galla, poiché  il decreto è già arrivato alla Commissione speciale del senato.  Per capire meglio la portata del taglio, si può fare riferimento al Cnr che dovrà contare su 25 milioni in meno,  mettendo a rischio 2.500 tra ricercatori precari e dottorandi.
Si ricorda che Il rapporto, presentato dal ministro con delega al programma di governo, Piero Giarda, analizza le voci di spesa delle pubbliche amministrazioni, con la finalità di evitare inefficienze, eliminare sprechi e ottenere risorse da destinare alla crescita.





La razionalizzazione e il contenimento dei costi sono infatti, per tale rapporto,  fondamentali per garantire, da un lato il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, dall’altro l’ammodernamento dello Stato e il rilancio dell’economia e dell’occupazione.